Torino. Rotta verso il 2010 per l’ostensione della Sindone

Percorso, accoglienza, attenzione ai malati e coinvolgimento di volontari. La lista delle priorità per preparare l’ostensione della Sindone del 2010 è già stilata: il Comitato organizzatore, composto da Comune e Provincia di Torino, Regione Piemonte e Arcidiocesi di Torino, ha avviato i lavori a luglio sotto la presidenza dell’assessore alla Cultura del Comune, Fiorenzo Alfieri.
L’evento era già stato annunciato dallo stesso papa Benedetto XVI a marzo, in occasione dell’udienza con il cardinale Severino Poletto e i fedeli della diocesi di Torino. Le ultime due ostensioni del lenzuolo di lino con impressa la sagoma di un uomo torturato e crocifisso che la Chiesa attribuisce a Gesù, risalgono al 1998 e al 2000: da qui, parte l’organizzazione per poter strutturare un’efficiente accoglienza di turisti e pellegrini. Il sacro telo attira infatti fedeli ma anche curiosi e, sebbene non si parli ancora di cifre, la città sarà meta di migliaia di persone. Ecco perché saranno coinvolti enti locali, amministrazioni dello Stato, forze dell’ordine e diverse associazioni di volontariato. Ma per tutto ciò che riguarda la logistica, Torino fa tesoro anche dell’esperienza delle Olimpiadi Invernali del 2006. A livello burocratico, ora si attende l’approvazione definitiva dello Statuto del Comitato…
Sulla via che i pellegrini dovranno seguire per giungere in duomo, di fronte alla Sindone, nulla trapela e tante sono le ipotesi: di sicuro, a causa dei cantieri già aperti (ed in programma) nell’area di Palazzo Reale, non si ricostruirà lo stesso percorso attraverso i Giardini utilizzato nelle passate edizioni. Individuarlo il prima possibile ed in accordo con la Soprintendenza è l’obiettivo che si sono posti gli architetti che nel ’98 hanno lavorato nel Duomo e nei Giardini. Terminato il restauro (la Cappella del Guarini segue un iter differente), si disporrà di uno spazio più ampio all’interno della chiesa per accogliere il flusso di pellegrini; inoltre, la teca con la Sindone dovrebbe essere posta più verso il vecchio altar maggiore (rispetto alla posizione scelta per l’ostensione del 2000), allargando il percorso lungo le navate e, soprattutto, guadagnando un maggior numero di posti a sedere nella navata centrale.
Il sito ufficiale sulla Sindone, www.sindone.org, sarà ridisegnato, potenziato e costantemente aggiornato con le informazioni utili per la visita e per partecipazioni ad eventi culturali correlati. Il sistema di prenotazione già adottato nel 1998 sarà ripristinato con il numero verde della Regione (800.329.329), ma ci si potrà iscrivere anche online per sveltire le procedure fino alla conferma. Un’attenzione particolare sarà riservata ai pellegrini malati (singoli o gruppi): nelle ostensioni precedenti, ad esempio, il mercoledì era il giorno dedicato a loro per poter garantire massimo spazio e tempi ridotti di attesa e di coda. Una soluzione che il Comitato prenderà in esame quanto prima per lavorare in sinergia con eventuali residenze attrezzate per l’ospitalità anche di barellati.
Il programma delle attività culturali sarà preparato dagli assessori di Comune, Provincia e Regione: “Si cercherà, prima di tutto, di realizzare un coordinamento tematico delle manifestazioni nei vari luoghi espositivi, promuovendo iniziative chiaramente ispirate all’ostensione stessa” puntualizza l’assessore Alfieri. La diocesi di Torino sarà responsabile della programmazione delle liturgie durante l’ostensione.
L’ultimo tassello che permette di guardare alla primavera del 2010 con serenità è la collaborazione con centinaia di volontari della Sindone: lungo il percorso e nei centri di accoglienza torneremo a vedere le “giacchette viola”. Disponibilità, umile segno di carità. Giovani, adulti e anziani delle parrocchie della diocesi che vorranno prestare un po’ del loro tempo saranno affiancati da altre realtà del volontariato, in particolare da quelle che hanno già prestato servizio durante le Olimpiadi.