Il Papa: carceri, ridare dignità a chi ha sofferto emarginazione e disprezzo
Il dibattito sulla giustizia è sempre molto acceso in tempo di crisi, ma spesso si parla di lagislazione e poco delle “modalità di esecuzione delle pene detentive”, insomma delle persone. Benedetto XVI ha ricevuto in Vaticano i partecipanti alla 17ma Conferenza dei Direttori delle Amministrazioni Penitenziarie del Consiglio d’Europa. Introdotti dal ministro italiano della giustizia, Paola Severino, che ha ricordato la vista del Papa al carcere di Rebibbia il Papa ha parlato della necessaria “effettiva rieducazione della persona” per la quale occorre non solo stanziare fondi ma soprattutto “una crescita nella mentalità, così da legare il dibattito carcerario concernente il rispetto dei diritti umani del detenuto a quello, più ampio, relativo alla stessa realizzazione della giustizia penale.”
E la società civile si deve “impegnare per evitare che una detenzione fallita nella funzione rieducativa divenga una pena diseducativa.” E in questo, ha detto il Papa rivolto ai direttori delle amministrazioni penitenziarie di tutta Europa, il vostro ruolo è “ancora più decisivo di quello degli organi legislativi, poiché, anche in presenza di strutture e risorse adeguate, l’efficacia dei percorsi rieducativi dipende sempre dalla sensibilità, capacità ed attenzione delle persone chiamate ad attuare in concreto quanto stabilito sulla carta.” Un compito non facile, vi “è chiesto di custodire coloro che, nelle condizioni della detenzione, possono più facilmente smarrire il senso della vita ed il valore della dignità personale, cedendo alla sfiducia ed alla disperazione.”
Una attenzione speciale poi il Papa l’ha riservata agli stranieri detenuti : “Il profondo rispetto della persona, l’operare per la riabilitazione del carcerato, il creare una vera comunità educativa, si rendono ancora più urgenti considerando anche la crescente presenza di “detenuti stranieri”, spesso in situazioni difficili e di fragilità.” Servono risposte concrete e positive “capaci di vincere l’ozio e spezzare la solitudine in cui spesso i detenuti restano confinati.”
La 17^ Conferenza dei Direttori delle Amministrazioni Penitenziarie e dei Servizi di Probation dei Paesi Membri del Consiglio d’Europa è riunita da oggi al 24 novembre a Roma per discutere dell’uguaglianza dei detenuti stranieri e del sovraffollamento dei penitenziari. La conferenza è aperta dal Ministro Guardasigilli Paola Severino e dalla Vice Segretaria Generale del Consiglio d’Europa, Gabriella Battaini-Dragoni. I partecipanti discuteranno dei mezzi più adatti per la presa in carico dei detenuti stranieri e la loro preparazione per la liberazione ed il reinserimento in base anche alla Raccomandazione (2012) 12 del Consiglio d’Europa.