Il papa in Sardegna. Un bilancio
La Mamma che ama, protegge, consiglia, consola, dà la vita perchè la vita nasca e perduri. Il senso del viaggio del papa a Cagliari è tutto nelle parole di domenica mattina nella omelia della messa celebrata sulla grande spianata del santuario della Madonna di Bonaria. Una Madre da seguire ed amare, una madre cui affidarsi nelle tempeste della vita, una Madre che ha sempre protetto i sardi dal pericolo delle eresie e indicato i valori del Vangelo ad un popolo divenuto cristiano grazie al sangue dei martiri, degli esiliati nelle miniere. Famiglia, Formazione e Fede.
Ne aveva parlato il 20 ottobre 1985 Giovanni Paolo II. ”Sono passati quasi 23 anni da allora – dice Benedetto XVI ai ragazzi che lo salutano nell’ultimo appuntamento della giornata – ma questi valori sono sempre attuali e li voglio ricordare ai giovani di oggi”. Tu sei madre è l’inno che cantano i quasi cento mila dell’incontro. Portano al papa difficoltà e speranze, il dramma della mancanza di un lavoro. ”Una visita breve, ma un giorno intenso e di questo vi ringrazio”, il papa si rivolge ai giovani e a tutti i sardi. Un invito a riappropriarsi dei valori della Famiglia, a perseguire la Formazione intellettuale e morale appassionandosi alla verità, e a tendere al senso religioso, alla Fede, ed insieme al senso della giustizia. ”Come dite voi in Sardegna – ha concluso – meglio terra senza pane che terra senza giustizia”.
Nella trionfale visita in Sardegna con migliaia di persone ai lati delle strade tutte e quattro le volte che ha attraversato la città in papamobile, l’attenzione centrale di Benedetto XVI è stata per la famiglia, valore ancora molto radicato nell’Isola. “I figli reclamano una famiglia unita che li educhi”, ha detto, pregando la Madonna perché protegga “ogni mamma terrena: quelle che, insieme col marito, educano i figli in un contesto familiare armonioso, e quelle che, per tanti motivi, si trovano sole ad affrontare un compito così arduo”.
Atteso e inconsueto anche l’incontro del papa con Berlusconi, con l’emozione pubblica del presidente del Consiglio. E le prime parole di Silvio Berlusconi a Benedetto XVI, prima del colloquio privato di 10 minuti, sono state un inno alla fede: ”Anch’io mi affido alla Madonna di Bonaria, perché mi sento più che sardo”. Il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Letta ha viaggiato nell’aereo del papa; e nelle dichiarazioni della vigilia Berlusconi, in una intervista al’Unione sarda aveva detto: ”Quelli che volevano la Chiesa del silenzio, e che ancora gradirebbero che i sacerdoti e i vescovi fossero confinati dentro le chiese, si sono sempre ispirati a principi opposti ai nostri”.
Quanto alle aspettative del papa rispetto alla politica, l’auspicio è che possa agire “una nuova generazione di laici cristiani impegnati”, “capaci di cercare con competenza e rigore morale soluzioni di sviluppo sostenibile”.