Il Papa ai giovani: siate missionari dell’amore di Gesù

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Se la Chiesa è missionaria per natura, ovvio che i giovani debbano essere la “squadra di punta” della missione della Chiesa. Giovani che sappiano amare e lasciarsi amare da Gesù. “Lasciatevi amare da Lui e sarete i testimoni di cui il mondo ha bisogno” dice il Papa nel messaggio per la GMG di Rio de Janeiro del luglio prossimo. Il Papa si sta preparando ad essere con i ragazzi di tutto il mondo e mentre si mette a punto il programma della partecipazione di Bendetto XVI, offre la prima catechesi della Giornata della Gioventù. “Far conoscere Cristo è il dono più prezioso che potete fare agli altri” spiega e racconta la storia del Beato José de Anchieta, giovane gesuita spagnolo del XVI secolo, partito in missione per il Brasile quando aveva meno di vent’anni e divenuto un grande apostolo del Nuovo Mondo. E ai giovani che non sanno cosa fare, sperduti nel cammino della vita, il Papa spiega che è “la luce della fede a farci comprendere “che ogni esistenza ha un valore inestimabile, perché frutto dell’amore di Dio.” Benedetto XVI ripropone il messaggio del Concilio ai giovani: “Costruite nell’entusiasmo un mondo migliore di quello attuale!”

Un messaggio attualissimo perchè “l’uomo che dimentica Dio è senza speranza e diventa incapace di amare il suo simile.” E per essere missionari bisogna essere discepoli, occorre essere formati e informati. Perchè più si conosce Cristo più si sente il desiderio di parlare di lui al mondo. Uscire da se stessi quindi è la prima condizione per andare verso i “lontani”. “Alcuni- spiega il Papa- sono lontani geograficamente, altri invece sono lontani perché la loro cultura non lascia spazio a Dio; alcuni non hanno ancora accolto il Vangelo personalmente, altri invece, pur avendolo ricevuto, vivono come se Dio non esistesse.” Allora il primo compito è quello di far conoscere Gesù è “condurre le persone che stiamo evangelizzando a incontrare Cristo vivente, in particolare nella sua Parola e nei Sacramenti.”

E per fare questo si deve essere “saldi nella fede”. Il Papa chiede ai giovani di “sostare in ascolto e dialogo con Gesù presente nel Sacramento” come “punto di partenza di nuovo slancio missionario.” E per annunciare il Vangelo non si può essere soli: “ per restare saldi nella confessione della fede cristiana là dove siete inviati, avete bisogno della Chiesa”.

Benedetto dice il suo grazie ai “fedeli laici che si adoperano per vivere il loro quotidiano come missione là dove sono, in famiglia o sul lavoro, affinché Cristo sia amato e servito e cresca il Regno di Dio.” E ricorda: “nulla – né le difficoltà, né le incomprensioni – vi faccia rinunciare a portare il Vangelo di Cristo nei luoghi in cui vi trovate: ognuno di voi è prezioso nel grande mosaico dell’evangelizzazione!”

Chiede ai giovani dell’ America Latina in particolare di continuare quella “missione continentale” che era partita da Aparecida nel 2007: “ Ora che la Giornata Mondiale della Gioventù fa il suo ritorno in America Latina, esorto tutti i giovani del continente: trasmettete ai vostri coetanei del mondo intero l’entusiasmo della vostra fede!” La Giornata Mondiale della Gioventù del 2013 si celebra tra il 23 e il 28 luglio, in questi giorni si sta mettendo a punto il programma della partecipazione del Papa.

Per informazioni ed iscrizioni come sempre basta andare sul sito ufficiale: http://www.rio2013.com/it

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