Numeri ufficiali Covid-19 del 15 novembre 2020. La salute dei nostri figli prima di tutto
La salute dei nostri figli prima di tutto
Petizione per la Regione Campania
lanciata da Giuseppe De Vita: QUI.
«Presidente De Luca ci fidiamo di te!
Ciascun genitore desidera solo il bene per i propri figli.
L’emergenza causata dal Covid19 sta pregiudicando il futuro degli studenti della Campania, ma siamo certi che il continuo della didattica a distanza per tutte le scuole sia, oggi, la scelta più giusta per tutelare la salute dei nostri ragazzi e per tornare in classe più forti e uniti di prima.
Grazie per la lotta che stai combattendo, noi mamme e papà siamo con te».
“Caro governatore, non riapra le scuole. Prima la salute. La Dad sta andando bene. Preferisco lasciare mia figlia a casa e stare tranquilla. Io sono una scolara del 1980. Causa terremoto non sono andata a scuola per mesi. Non ritengo di avere buchi culturali e ho raggiunto i miei obbiettivi lavorativi visto che sono vincitrice di concorso. Lasci stare le sceneggiate di chi vede nella scuola un luogo dove parcheggiare i figli e mi astengo da parole pesanti. Il Covid-19 è un nemico subdolo. Può andare bene ma anche no. Siamo in guerra e in quale guerra ci si preoccupa della cultura quando invece c’è da mettere in salvo il proprio sedere. Ma fatemi il favore! Il Covid-19 sta uccidendo e non guarda in faccia a nessuno. Gravissimo poi far rientrare i bambini con obbligo di indossare sempre la mascherina durante le lezioni. Ma chi sono questi scienziati. Ma ci provassero loro a tenerla per 5/6 ore. Governatore non esiti a tenere le scuole chiuse” (Commento di Rosanna Moriello) (Fonte Change.org).
Ringraziando i nostri lettori e sostenitori, ricordiamo che è possibile inviare comunicazione presso l’indirizzo di posta elettronica del “Blog dell’Editore”: QUI.
I dati Covid-19 ufficiali del Ministero della salute di oggi domenica 15 novembre 2020
In isolamento domiciliare: 677.021 (+23.290) (+3,56%)
Ricoverati con sintomi: 32.047 (+649) (+2,07%)
In terapia intensiva: 3.422 (+116) (+3,51%)
Deceduti: 45.229 (+546) (+1,22%)
Il sistema “Tutor” per verificare il “trend” dell’epidemia
Media giornaliera dei decessi: 168 (+1)
Tabella con i decessi al giorno, il totale dei decessi e la media giornaliera dei decessi [A cura dello Staff del “Blog dell’Editore”]: QUI.
Il punto della situazione
Prosegue la discesa dei valori di Rt (metodo Kohlberg-Neyman modificato): alla sera del 14 novembre 1.24 per l’Italia; 1.09 per la Lombardia e 0.97 per la città di Milano. Anche il numero dei casi nella settimana mobile, alla sera del 14 novembre, ha fatto segnare valori in calo: in Italia nel periodo 8-14 novembre 242.066 nuovi casi, contro 244.622 (7-13 novembre). In Lombardia 58.284 nuovi casi (8-14 novembre) contro 61.644 (7-13 novembre). A Milano città 8.959 (8-14 novembre) contro 9.635 (7-13 novembre).
Una rondine non fa primavera: il dato dovrà essere confermato nei prossimi giorni per capire se si tratta davvero di un’inversione di tendenza o di una semplice discontinuità statistica. Tuttavia la segnaliamo, perché si verifica dopo giorni di calo dell’indice Rt. Forse siamo sulla strada giusta, anche se ci muoviamo molto lentamente: bisogna insistere con le misure di contenimento e mitigazione.
Riportiamo infine una notizia importante che ci permette una considerazione sui numeri dell’epidemia. Una ricerca dell’Istituto dei Tumori di Milano e dell’Università di Siena, condotta su soggetti sani arruolati per lo screening per il tumore al polmone, ha retrodatato a settembre 2019 la circolazione del virus in Italia (Tumori Journal: Unespected detection of Sars-CoV-2 antibodies in the pre-pandemic period in Italy). I ricercatori hanno recuperato i “vecchi” campioni di 959 persone, raccolti tra settembre 2019 e marzo 2020, e li hanno analizzati cercando gli anticorpi contro Sars-CoV-2: li hanno trovati in 111 soggetti (l’11,57% del totale) provenienti da 13 diverse Regioni. Di questi il 14% in campioni raccolti a settembre 2019. Ma veniamo all’interpretazione dei numeri: trattandosi di un campione statisticamente valido stupisce la prevalenza riscontrata, ossia la quantità di soggetti che sarebbero venuti a contatto con Sars-CoV-2 entro marzo 2020: l’11,57% della popolazione, contro l’1,5% dichiarato dall’indagine sierologica di luglio. Percentuale che porterebbe a circa 7 milioni di italiani contagiati a fine marzo 2020: numero molto vicino alle stime dell’Imperial College, che parlavano di 5,9 milioni di contagiati al 28 marzo (Fonte Lab24/Il Sole 24 Ore).
Sanità Calabria, Strada: pronto a fare il commissario ma finora nessuna proposta formale
«Una settimana fa ho ricevuto la richiesta da parte del Governo di impegnarmi in prima persona per l’emergenza sanitaria in Calabria.
Ho chiesto alcuni chiarimenti sul mandato e sulle modalità di lavoro, ponendo una condizione fondamentale: non sono disponibile a fare il candidato di facciata né a rappresentare una parte politica, ma metterei a disposizione la mia esperienza solo se ci fossero la volontà e le premesse per un reale cambiamento.
Ho sentito qualche commentatore dire che – dopo tanti giorni – dovrei “decidere se accettare o meno l’incarico”. Non sono in questa condizione perché dopo quei primi colloqui non mi è stata fatta alcuna proposta formale.
Sia chiaro: non ho nulla da recriminare nei confronti del governo che ha ovviamente facoltà di scegliere il candidato che ritiene più adatto a questo incarico.
Non voglio però neanche alimentare l’equivoco di una mia indecisione: da medico, ritengo che in un momento di grave emergenza sanitaria per il nostro Paese, tutti debbano dare una mano e con questo spirito avevo messo a disposizione il lavoro mio e di EMERGENCY che già opera da 15 anni in molte regioni italiane, Calabria inclusa.
Nel frastuono delle tante voci di questi giorni, ho avuto anche l’occasione di sentire la fiducia e la voglia di fare di tanti cittadini, calabresi e non, infermieri e medici e rappresentanti delle istituzioni, che ringrazio per il sostegno e per l’apprezzamento che hanno dimostrato per il lavoro mio e di EMERGENCY».
Gino Strada
++COMUNICATO STAMPA++
COVID-19, DECISIONE SU SCUOLE DELL’UNITÀ DI CRISI REGIONE CAMPANIA (a cura dell’Unità di crisi)
Le attività in presenza dei servizi dell’infanzia e delle prime classi della scuola primaria riprenderanno dal 24 novembre, previa effettuazione di screening su base volontaria sul personale docente e non docente e sugli alunni. Per gli ordini e gradi scolastici diversi, l’Unità di crisi regionale all’unanimità ha ritenuto di dover confermare la didattica a distanza.