La Santa Sede e il mondo, dagli Usa al Burundi

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Dagli Stati Uniti al Burundi l’azione internazionale della Santa Sede segue la sua storica tradizione. Mercoledì mattina il Papa ha inviato tramite la Nunziatura Apostolica a Washington, un messaggio di auguri al Presidente Barack Obama, che è stato rieletto Presidente degli Stati Uniti d’America. Benedetto XVI assicura le sua preghiere “affinché gli ideali di libertà e giustizia che hanno guidato i fondatori degli Stati Uniti d’America continuino a risplendere nel cammino della nazione”. Arrivano in mattinata anche gli auguri del direttore della Sala Stampa della Santa Sede, Padre Federico Lombardi perché possa “rispondere alle attese che si rivolgono verso di lui dai suoi concittadini, perché possa servire il diritto e la giustizia per il bene e la crescita di ogni persona, nel rispetto dei valori umani e spirituali essenziali, nella promozione della cultura della vita e della libertà religiosa”.

E proprio oggi l’ambasciatore uscente degli Stati Uniti presso la Santa Sede Miguel Diaz ha ricordato di aver continuato a sviluppare la già forte cooperazione tra Vaticano e USA.

Ieri poi a Bujumbura, alla presenza del Capo dello Stato del Burundi Pierre Nkurunziza, è stato sottoscritto l’Accordo-quadro tra la Santa Sede e la Repubblica del Burundi su materie di comune interesse. A rappresentare la Santa Sede il nunzio Franco Coppola, e per la Repubblica del Burundi Laurent Kavakure, Ministro degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Tra i presenti anche Mons. Gervais Banshimiyubusa, Vescovo di Ngozi e Presidente della Conferenza dei Vescovi Cattolici del Burundi. “L’Accordo-quadro- si legge nella nota ufficiale- prendendo atto delle buone relazioni che si sono sviluppate tra la Santa Sede e il Burundi negli ultimi cinquant’anni, definisce e garantisce lo statuto giuridico della Chiesa cattolica e regola vari ambiti, tra cui il matrimonio canonico, i luoghi di culto, le istituzioni cattoliche di istruzione e di educazione, l’insegnamento della religione nelle scuole, l’attività assistenziale-caritativa della Chiesa, la cura pastorale nelle forze armate e nelle istituzioni penitenziarie ed ospedaliere, e il regime patrimoniale e fiscale.”

Una politica internazionale che in Vaticano si fa anche grazie alla scienza. Il Papa ha scelto due nuovi membri ordinari della Pontificia Accademia delle Scienze. Sono Vanderlei Salvador Bagnato, Professore di Fisica presso l’Università di San Paolo del Brasile e Joachim von Braun, Professore Ordinario di Economia e Innovazione Tecnologica e Direttore del “Centro di Ricerca per lo Sviluppo” dell’Università di Bonn.

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