In preghiera per il card. Bassetti
Il card. Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve e presidente della Cei, ricoverato dal 3 novembre in Terapia Intensiva 2 presso l’Azienda Ospedaliera di Perugia ‘Santa Maria della Misericordia’, lunedì 9 novembre ha subito un aggravamento complessivo del quadro clinico. Sono in corso gli approfondimenti diagnostici e tutte le cure del caso.
Per questo il segretario generale della Cei, mons. Stefano Russo, ha chiesto alle diocesi italiane di pregare per la sua salute: “Accompagniamo con affetto e vicinanza il Cardinale Presidente. Sollecitiamo le nostre Chiese alla preghiera in questo momento di prova. Siamo certi che il Signore non farà mancare misericordia e consolazione al Cardinale e a quanti sono duramente provati dalla malattia. Ricordiamo anche i medici, gli operatori sanitari e quanti si prendono cura dei sofferenti. Chiediamo a tutti di condividere queste intenzioni nei propri momenti di preghiera quotidiana”.
E preghiere sono giunte dall’associazionismo cattolico, primo tra tutti il ‘Pellegrinaggio Macerata-Loreto’, a cui il cardinale aveva partecipato negli anni scorsi: “Alla notizia delle preoccupanti condizioni di salute del card. Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, colpito dal coronavirus, ci raccogliamo in preghiera, chiedendo l’intercessione di Maria Vergine di Loreto. Colpiti dalla sua testimonianza di fede nel messaggio rivolto ai fedeli della sua Diocesi, lo affidiamo a Maria”.
Anche la presidenza nazionale di Azione Cattolica prega per il presidente della Cei: “Rivolgiamo al buon Pastore la nostra preghiera perché il card. Bassetti possa sentirsi custodito e sostenuto dal bene di tutti e siamo certi che la fede nel Signore e l’amore per la Chiesa stanno sostenendo la sua malattia. Insieme a lui ricordiamo ogni malato e malata d’Italia e del mondo: salga al Cielo, incessantemente, la nostra intercessione a Dio, Padre di Misericordia, per ciascuno di loro!”
Anche Comunione e Liberazione ha inviato al card. Bassetti l’augurio di una pronta guarigione: “La gioia più grande della nostra vita è quella che ad ogni piccola o grande sofferenza ci fa scoprire: ‘ecco, ora sei più simile’, più ‘impastato con Lui’. La vita per la felicità degli uomini, per l’amicizia di Gesù”.
Il Rinnovamento nello Spirito ha rivolto preghiere per la salute del cardinale durante gli esercizi spirituali online dei sacerdoti, in programma fino ad oggi: “Duecento sacerdoti, diaconi e religiosi, uniti on line in un’intensa esperienza spirituale di revisione pastorale del loro ministero, non si stancano di elevare al Cielo mani benedette per la guarigione del cuore del mondo e delle tante ferite che il Covid-19 sta provocando nella vita delle famiglie e delle comunità, per la guarigione fisica di tanti malati nello spirito e nel corpo.
Un continuo ricordo è per il caro padre card. Bassetti. Desideriamo coscientizzare ancora di più e ancor meglio l’attività terapeutica di Gesù, contribuendo efficacemente a una nuova evangelizzazione di questo nostro tempo bisognoso di ‘pastorale della salute’, di esperimentare la potenza d’amore del Vangelo di Gesù che, ancora oggi, consola, libera e guarisce l’uomo”.
Poco prima di essere ricoverato il card. Bassetti aveva scritto una lettera ai fedeli della diocesi di Perugia sul valore dell’Eucarestia: “L’Eucarestia, soprattutto in questo periodo così difficile, non può essere lasciata ai margini delle nostre esistenze ma deve essere rimessa, con ancora più forza, al centro della vita dei cristiani.
L’Eucarestia non è soltanto il Sacramento in cui Cristo si riceve (l’anima è piena di grazia e a noi è dato il pegno della gloria futura) ma è l’anima del mondo ed è il fulcro in cui converge tutto l’universo. In definitiva, l’Eucarestia è pro mundi salute, ovvero per la salvezza del mondo, e pro mundi vita, per la vita del mondo”.
E con le parole di p. Turoldo il card. Bassetti ha sottolineato che l’Eucarestia abbraccia il mondo: “Nell’Eucarestia Gesù rinnova e riattualizza il suo sacrificio pasquale di morte e resurrezione, ma la Sua presenza non si limita a un piccolo pezzo di pane consacrato.
Quel pane consacrato trascende dallo stesso altare, abbraccia tutto l’universo e stringe a sé tutti i problemi dell’umanità, perché il corpo di Gesù è strettamente unito al corpo mistico che è tutta la Chiesa.
Non c’è situazione umana a cui non possa essere ricondotta l’Eucarestia. Anche le vicende drammatiche che stiamo vivendo in questi giorni in Italia (come l’aumento della diffusione dell’epidemia, la grave crisi economica per molti lavoratori e per tante imprese, l’incertezza per i nostri giovani della scuola) non sono al di fuori della Santissima Eucarestia.
Mi ricordo che p. Turoldo ci insegnava queste cose con grande chiarezza. E più vado avanti negli anni, più cerco di sperimentarle e più le sento vere. Non c’è consolazione, non c’è conforto, non c’è assenza di lacrime che non abbia il suo riferimento a Gesù Eucarestia”.