Il Papa ricorda l’accoglienza dello scomparso patriarca Maxim a Giovanni Paolo II

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La scorsa notte  intorno alle 4.00, a 98 anni è morto il capo della Chiesa Bulgara Ortodossa, sua Santità il patriarca Maxim. Il patriarca è deceduto nell’ospedale “Losenets” a Sofia dopo una lunga malattia. Il 29 ottobre scorso avevacompiuto 98 anni. Nel giorno del suo compleanno all’ospedale gli hanno portato una copia dell’icona miracolosa “Santa Vergine Maria – Dostoyno est” arrivata dal monte Athos. Anche Papa BenedettoXVI ha espresso il suo cordoglio alla Chiesa Ortodossa Bulgara con un telegramma inviato al presidente ad interim del santo Sinodo della Chiesa ortodossa di Bulgaria, sua eminenza Grigorij di Veliko Trnovo. Il Papa esprime la sua “profonda tristezza” per la morte del “nostro amatissimo fratello in Cristo Sua Santità Massimo, Metropolita di Sofia e Patriarca di Bulgaria, che per lunghi anni ha servito con dedizione il Signore e il suo popolo.”

“A nome della Chiesa cattolica – scrive il Papa- desidero assicurare a lei, come a tutti i vescovi, i sacerdoti e i fedeli della Chiesa ortodossa di Bulgaria, che mi unisco al vostro dolore nella preghiera. Che il Signore, che è buono e misericordioso, accolga nella sua dimora celeste il nostro amatissimo fratello Massimo! Gli conceda la pace e il ricordo eterno! Nel partecipare al dolore della Chiesa ortodossa di Bulgaria, rendo grazie a Dio per tutte le cose buone fatte dal defunto Patriarca per la sua Chiesa e per il popolo del suo Paese.

In particolare ricordo l’accoglienza cordiale riservata al beato Papa Giovanni Paolo II durante il suo viaggio in Bulgaria nel maggio 2002. Ringrazio il Signore per le buone relazioni che il Patriarca aveva sviluppato con la Chiesa cattolica in quella terra e formulo il voto che tali buoni rapporti possano continuare per la proclamazione del Vangelo.”

Il patriarca Maxim è stato eletto per capo della Chiesa Bulgara Ortodossa il 4 luglio 1971. All’inizio degli anni 90 c’è uno scisma nella chiesa, viene costituito il “nuovo Sinodo” e viene nominato un “patriarca alternativo”. Dopo lunghi anni di controversie nella chiesa, nel 1998 lo scisma è dichiarato terminato. Il nuovo patriarca deve avere più di 50 anni e deve essere stato metropolita per almeno cinque anni. Il Santo Sinodo deve presentare agli elettori tre candidati tra i quali il Consiglio ecclesiastico eleggerà il futuro patriarca”, ha spiegato l’episcopo Tihon.

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