Il presidente romeno in udienza dal papa: non sempre facile l’integrazione
Al cardinale Tarcisio Bertone ha portato la “Stella di Romania”, la più alta onorificenza del suo stato, al papa ha presentato i problemi dell’integrazione, ma anche un’identità di vedute sui temi europei. Traian Basescu, presidente della Romania, sabato mattina è salito a Castelgandolfo per incontrare Benedetto XVI.
Colloqui cordiali, dice la Santa Sede, nei quali i due capi di stato hanno parlato della “identità storica, culturale e spirituale del Continente” e soprattutto “l’affinità di posizioni tra Santa Sede e Romania in vari ambiti internazionali”.
Collaborazione tra stato e Chiesa, tra ortodossi e cattolici e poi le comunità romene all’estero, “alla cui integrazione, non sempre facile, le istituzioni della Chiesa cattolica offrono un generoso ed efficace aiuto”. A fine giornata il presidente romeno è stato ricevuto anche dal Gran Maestro del Sovrano Militare Ordine di Malta Fra’ Matthew Festing.Tra gli argomenti al centro dei colloqui, lo sviluppo della cooperazione medica e sociale svolta dall’Ordine di Malta in Romania.
La scorsa settimana a Frisinga in Germania, in un congresso sulla pastorale dei Nomadi il cardinale Renato Raffaele Martino in un messaggio sosteneva che “non di rado assistiamo a una certa inflessibilità e atteggiamenti ambigui di governi che non possiamo che deplorare”. Di politica a favore del bene comune il papa ha parlato ai vescovi del Nicaragua ai quali ha chiesto di favorire un clima di dialogo e di distensione, senza rinunciare alla difesa dei diritti fondamentali e alla denuncia delle situazioni di ingiustizia. Il papa ha ricordato che la Chiesa è chiamata a essere sempre dalla parte della gente. favorendo, in particolare, una concezione della politica che, “più che ambizione per il potere e il controllo, sia un servizio generoso e umile al bene comune”.
Fondamentale per Benedetto XVI il compito del laicato nell’opera di evangelizzazione ed è indispensabile che “questi generosi servitori e collaboratori nella missione evangelizzatrice della Chiesa ricevano l’incoraggiamento dei loro pastori, abbiano una formazione religiosa profonda e costante, e mantengano un’ineccepibile fedeltà alla dottrina della Chiesa”. Formazione religiosa del clero, dinamismo e creatività,attenzione alla religiosità popolare e sviluppo delle istituzioni educative, sono stati gli atri temi affrontati dal papa nel suo discorso.