Attentato a Beirut: assurda violenza omicida: il telegramma del Papa

Dichiarazione del Direttore della Sala Stampa, P. F. Lombardi, sull’attentato a Beirut L’attentato avvenuto a Beirut merita la più ferma condanna, per l’assurda violenza omicida che manifesta e perché è contrario agli sforzi e all’impegno per conservare una convivenza pacifica nel Libano. Il Libano invece, come ha ripetuto più volte il Santo Padre Benedetto XVI, è chiamato ad essere un messaggio di pace e di speranza per chi vi abita e per tutta quella Regione. Mentre si partecipa con compassione al dolore per la morte e il ferimento di tante persone, ci si augura che questo fatto orribile non sia occasione del diffondersi ulteriore della violenza.
Sabato mattina 20 ottobre è stato pubblicato un telegramma a firma del Segretario di Stato il cardinale Tarcisio Bretone, nel quale il Papa si associa ‘alla tristezza’ delle famiglie delle vittime dell’attentato a Beirut e di ‘tutti i libanesi’ e rinnova la ‘condanna’, da lui fatta in settembre in Libano, di una ‘violenza che genera tante sofferenze’ e prega per il ‘dono della pace’ al Libano e alla regione. ”Apprendendo del terribile attentato verificatosi a Beirut – si legge nel telegramma inviato al patriarca di Antiochia dei maroniti, Boutros Raii – sua Santita’ il papa Benedetto XVI si associa nella preghiera al dolore delle famiglie delle vittime e alla tristezza di tutti i libanesi”. ”Egli – prosegue il messaggio – affida le vittime a Dio misericordioso, pregandolo di accoglierle nella sua luce. Egli esprime la sua profonda simpatia alle persone ferite e ai loro familiari, chiedendo al Signore di portare loro aiuto e consolazione nella loro prova. come ha fatto durante il suo viaggio apostolico in Libano – prosegue il telegramma – il Santo Padre condanna una volta ancora la violenza che genera tante sofferenze e chiede a Dio di fare al Libano e a tutta la regione il dono della pace e della riconciliazione. Di tutto cuore – conclude il messaggio – Sua Santita’ invoca sulle famiglie in lutto e su tutti i libanesi l’abbondanza delle benedizioni divine”.
Alle 14.00 di venerdì 19 ottobre un’autobomba è esplosa nel centro di Beirut. Il bilancio parziale e di quattro e decine di feriti. L’attentato è avvenuto in Sassine square, nel distretto di Ashrafieh a maggioranza cristiana (zona nord est della città).
Non è ancora chiaro se l’attentato avesse come obiettivo qualche figura politica di spicco, ma si è verificato in uno dei momenti di maggiore tensione fra il Libano e la Siria. Da diversi mesi Tripoli e altre città del nord del Paese sono preda di scontri fra sunniti e sciiti. Le violenze sono legate alla guerra condotta dai ribelli sunniti siriani contro il regime di Bashar al-Assad.
L’attentato di oggi è il primo dopo la visita di Benedetto XVI in Libano, che il pontefice ha additato al Medio Oriente e al mondo come un modello per la convivenza fra diverse etnie e religioni. La violenta esplosione, che ha sventrato moltiedifici fino al secondo piano, avviene a pochi giorni dalla partenza di una delegazione vaticana in Siria guidata da mons. Dominique Mamberti, Segretario per i rapporti con gli Stati.
Fonte: Sala Stampa della Santa Sede- Asianews