Il Papa: le cooperative agricole uno strumento sostenuto dalla Chiesa
Crisi ed alimentazione. Nel giorno dedicato all’ Alimentazione dalla Fao il Papa ha inviato un Messaggio al Direttore della F.A.O., Signor José Graziano da Silva nel quale mette l’accento sulla crisi che colpisce “sempre più i bisogni primari, compreso il fondamentale diritto di ogni persona ad una nutrizione sufficiente e sana, aggravando specialmente la situazione di quanti vivono in condizioni di povertà e sottosviluppo.”
Il rischio è quello del disimpegno per questo il Papa sostiene il tema di riflessione proposto:”Le cooperative agricole alimentano il mondo”. “Non si tratta solo di dare sostegno alle cooperative quali espressione di una diversa forma di organizzazione economica e sociale, ma di considerarle un vero strumento dell’azione internazionale.” E in questo la Chiesa cattolica ha da sempre sostenuto le cooperative come modo “per vivere un’esperienza di unità e di solidarietà capace di superare le differenze e perfino i conflitti sociali fra le persone e fra i diversi gruppi. Per questo con il suo insegnamento e la sua azione ha da sempre sostenuto il modello delle cooperative in quanto è convinta che la loro attività non si limita alla sola dimensione economica, ma concorre alla crescita umana, sociale, culturale e morale di quanti ne sono parte e della comunità in cui esse sono inserite”.
Un ruolo particolare spetta anche alle donne chiamate “spesso a dirigere l’attività delle cooperative, a mantenere i legami familiari e a custodire quei preziosi elementi di conoscenza e tecnica propri del mondo rurale”.
La conclusione del Papa è un invito ai poteri pubblici per predisporre “i necessari strumenti legislativi e di finanziamento perché nelle zone rurali le cooperative possano essere efficaci strumenti per la produzione agricola, la sicurezza alimentare, il mutamento sociale e per un più ampio miglioramento delle condizioni di vita. In tale nuovo contesto è auspicabile che le giovani generazioni possano guardare con rinnovata fiducia al loro futuro mantenendo i legami con il lavoro dei campi, il mondo rurale e i suoi valori tradizionali”.