Il Papa: eravamo più felici 50 anni fa: ma Dio da calore ai nostri cuori anche oggi

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Il grande Concilio Ecumenico era inaugurato eravamo sicuri che doveva venire una nuova primavera della Chiesa, una nuova Pentecoste, una nuova presenza forte della Grazia liberatrice del Vangelo. Anche oggi siamo felici, portiamo gioia nel nostro cuore, ma direi una gioia forse più sobria, una gioia umile. In questi 50 anni abbiamo imparato ed esperito che il peccato originale esiste e si traduce sempre di nuovo in peccati personali che possono anche divenire strutture del peccato. Abbiamo visto che nel campo del Signore c’è sempre anche la zizzania. Abbiamo visto che nella rete di Pietro si trovano anche i pesci cattivi. Abbiamo visto che la fragilità umana è presente anche nella Chiesa, che la nave della Chiesa sta navigando anche con il vento contrario, con tempeste che minacciano la nave. E qualche volta abbiamo pensato : il Signore dov’è, ci ha dimenticato! Questa è una parte delle esperienze fatte in questi 50 anni. Ma abbiamo avuto anche la nuova esperienza della presenza del Signore, della sua bontà della sua forza. Il fuoco dello Spirito Santo, il fuoco di Cristo, non è fuoco divoratore, distruttivo, è un fuoco silenzioso, è una piccola fiamma di bontà, di bontà e di verità che trasforma, da luce e calore. Abbiamo visto: il Signore non ci dimentica, anche oggi il suo modo umile, il Signore è presente e da calore ai cuori, mostra vita, crea carismi di bontà e di carità che illuminano il mondo e sono per noi garanzia della bontà di Dio. Si Cristo vive, è con noi anche oggi e possiamo essere felici anche oggi perchè la sua bontà non si spegne è forte anche oggi. Alla fine oso fare mie le parole indimenticabili di Papa Giovanni. Andate a casa date un bacio ai bambini e dite che è del Papa. In questo,  di tutto il cuore imparto…la mia benedizione.

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