Il papa all’udienza generale: il cristianesimo è l’incontro con una persona

Benedetto XVI ha dedicatato la catechesi dell’udienza generale del mercoledì a San Paolo e alla sua conversione a Damasco. Il papa è arrivato in Vaticano da Castelgandolfo intorno alle 10,30 e nell’ Aula Nervi ha trovato diverse migliaia di fedeli da ogni parte del mondo. Raccontando l’esperienza di Saulo diventato Paolo, il papa ha spiegato come il cristianesimo non sia una filosofia ma un incontro.
Solo in questa relazione personale con il Risorto diventiamo veramente cristiani – ha detto – e così si apre la nostra ragione a tutta la ricchezza della verità. Chiediamo il dono di una fede vivace, un cuore aperto e grande, di una carita’ per tutti che rinnova il mondo”. “Paolo – ha ricordato Benedetto XV – non definisce mai conversione questo avvenimento”. E per il papa la ragione è evidente: “La svolta della sua vita non era frutto di un processo psicologico o di maturazione, era frutto dell’incontro con Cristo Gesù, un avvenimento che lo ha trasformato: in questo senso era morte e risurrezione”.
Troppo spesso , ha poi spiegato il papa, nel leggere queste pagine ci si sofferma su dettagli come la luce dal cielo, la caduta, la condizione di cecita’, e la voce che chiama Saulo. Tutto importante ma, “il centro dell’avvenimento e’ la Risurrezione di Cristo. San Paolo fu trasformato da un incontro personale con il Signore: e’ questo il centro del racconto di San Luca”.