A Rovereto la festa annuale in memoria del beato filosofo Antonio Rosmini
È in programma alle ore 11.30 di domenica 4 ottobre 2020 nel cortile della Casa Natale/Museo del beato Antonio Rosmini in via Stoppani 3 a Rovereto l’inaugurazione del bassorilievo “Rosmini in uscita”, una nuova opera dell’artista Paola de Gregorio [*]. L’iniziativa si svolge nel contesto della festa annuale in memoria del beato filosofo, come parroco di San Marco, organizzata dal Decanato di Rovereto e dai Padri Rosminiani che avrà il suo inizio oggi 2 ottobre 2020 alle ore 17.30 nella chiesa della Madonna di Loreto con la presentazione del volume su Antonio Rosmini “prete roveretano”.
La mattinata del 4 ottobre 2020 si aprirà alle ore 10.00 con la Santa Messa in San Marco, presieduta dall’Arcivescovo metropolita di Trento Mons. Lauro Tisi, con la presenza del Padre Generale dei Rosminiani, Vito Nardin e del Padre Provinciale, Mario Adobati. Al termine della funzione liturgica, alla presenza anche di autorità civili, si proseguirà con l’inaugurazione del bassorilievo dell’artista Paola de Gregorio, che si concluderà con la benedizione dell’opera da parte dell’Arcivescovo Tisi.
Tanti sono i motivi che emergono dal bassorilievo. La gestualità già al primo impatto emblematica: ricordando le parole che nel 1829 Pio VIII scrisse al giovane Rosmini (“È volontà di Dio che Ella attenda a scrivere libri”) la de Gregorio è riuscita a coglierlo proprio nel momento in cui la sua attività intellettuale si fa carità: si è appena alzato dal suo scanno e dai manoscritti che sta scrivendo, per “uscire” incontro a gli altri. È un attimo, che riassume tutta la sua vita, interamente dedicata alla Carità spirituale: Rosmini tiene perciò ancora nella mano destra, ormai quasi aperta, la penna con cui ha momentaneamente interrotto la sua scrittura, mentre con la sinistra tiene stretto a sé il fascio delle pagine che ha scritto. Non raccolte in un libro, come spesso si vede nelle rappresentazioni, ma pagine sciolte di un manoscritto, tenute dall’autore in modo naturale, affettuoso, come appoggiate sul cuore: istintivamente infatti chi scrive, se interrompe per un attimo la scrittura (e talora Rosmini pazientemente interrompeva i suoi studi per rispondere a chi gli chiedeva qualche consiglio spirituale), tiene il manoscritto appoggiato al petto, come a proteggerlo.
L’idea straordinaria dell’artista de Gregorio è però quella di aver introdotto, in alto a destra, una figura femminile, discreta e leggerissima Maria-Chiesa, con l’identica gestualità del filosofo, in modo che l’osservatore sia spinto a fare dei parallelismi: la figura femminile rappresenta infatti emblematicamente la Carità per estensione anche Maria e la Chiesa stessa. Tutte sono “in uscita”: tutte stringono al cuore quello che hanno di più prezioso, il piccolo, grande Gesù. Ma tutte lo porgono generosamente, a mano aperta a noi che ne abbiamo bisogno.
L’insieme della rappresentazione è sobria e rigorosa per meglio aderire alla personalità di un filosofo come Rosmini. Tuttavia le superfici e le figure stesse appaiono leggermente concave: “Vorrei infatti che sembrassero proprio venire incontro a noi abbandonando per un po’ l’atmosfera di studio e di meditazione in cui sono immerse”. La concavità è, per la de Gregorio, emblema di accettazione, invito ad entrare, accoglienza: è il suo modo di realizzare anche formalmente il rinnovamento dell’arte cristiana. “E questo”, dice l’artista, “è lo scopo della mia fatica”.
Anche i fogli hanno un andamento particolare: quello più in alto sembra scaturire proprio dalla parola-chiave charitas, l’ultimo, in basso, più squadrato e solido come un libro, ad evocare la imperitura propagazione del suo pensiero attraverso i suoi scritti, ma anche attraverso l’opera appassionata e indefessa degli “Amici di Rosmini”.
La Festa viene anticipata, oggi venerdì 2 ottobre 2020, da una conferenza pubblica di presentazione del nuovo opuscoletto “Antonio Rosmini ‘prete roveretano’ – Parroco di S. Marco (1834-1835) e cittadino di Rovereto”, nella chiesa della Madonna di Loreto alle ore 17.30. Relatore sarà don Eduino Menestrina, direttore della Biblioteca Rosminiana di Rovereto. La prof.ssa Elena Albertini, storica, interloquirà con il relatore, ponendo alcuni dei quesiti che i Roveretani hanno nel cuore e nella mente a proposito di Rosmini.
[*] Paola de Gregorio, nata a Roma dove attualmente risiede, ha frequentato giovanissima l’atelier di Pericle Fazzini e successivamente l’Accademia di Belle Arti di Roma, sezione scultura, prima con Attilio Selva, poi con lo stesso Fazzini. Per approfondire lo studio dell’anatomia e completarlo con la fisiologia, ha conseguito la laurea in Scienze biologiche presso l’Università La Sapienza di Roma.
Da un biglietto autografo inviatole da Giacomo Manzù (“Quello che fa lavorando mi interessa. È raro”) è scaturito un periodo di stima e familiarità col Maestro, che ha anche posato per lei nella sua casa.
Nel tempo ha poi esposto in numerose personali, sempre con i patrocini di Comune, Provincia, Regione e Ministero Beni Culturali. In Italia: Castel S. Angelo a Roma (“Ritratti e altri racconti”), Università Gregoriana, Palazzo Laterano (“Impronte del sacro; proposte di rinnovamento iconografico”), Casa di Dante a Firenze (“Le radici di un’artista italiana”), Protomoteca del Campidoglio a Roma, Camera dei Deputati, per il centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia (“Una artista italiana”); Facoltà di Architettura dell’Università La Sapienza di Roma (“Una scultura che qualifica lo spazio architettonico”); Forte Spagnolo de L’Aquila; Villa Pisani di Stra – Venezia; Galleria Astrolabio, Palazzo Valentini, entrambe di Roma. L’ultima importante personale è stata nello scorso anno, nel bellissimo Ateneo Pontificio Regina Apostolorum di Roma All’estero, con il contributo del Ministero degli Affari Esteri: Lisbona, Vienna, Zagabria, Belgrado, Atene, Salonicco, Zurigo.
Ha eseguito numerosi lavori su commissione, specialmente ritratti singoli o di gruppo e sculture libere da inserire nei vari contesti. In particolare: Ambone e altare nell’antica cattedrale di Fermo; 14 grandi bassorilievi bronzei di una Via Crucis per la chiesa Sacra Famiglia di Roma; tutti i poli liturgici della chiesa S. Matteo della Decima – Bologna (altare, ambone fonte battesimale, e per la cappella la custodia eucaristica ed una Madonna, nonché le immagini da riprodurre sulle grandi porte vetrate); grande bassorilievo “Ritratto del beato Antonio Rosmini” per la Casa natale/Museo del beato filosofo a Rovereto.
Collabora come consulente artistico in gruppi di lavoro per progetti di ristrutturazione architettonica di chiese italiane. Ha in corso diversi progetti, già approvati o in stato di trattative, per la collocazione di sue opere in strutture ed istituti sia religiosi che laici: Bassorilievo con ritratto di Cavour per la Stazione Tiburtina di Roma; bassorilievo “Il volo” per l’aeroporto di Fiumicino, un’opera complessa e a lungo meditata, un’originale sintesi laico-religiosa tra parole e immagini (Leonardo, Giovanni Paolo II, Papa Francesco) tutte riconducibili allo stesso tema.
Nel corso della sua attività, ha ricevuto attestati di stima da importanti critici e studiosi come Strinati, Sgarbi, Maraschio e da maestri come Manzù e Fazzini. Nel 2003 ha ricevuto il “Premio Minerva” per la Scultura, premio riservato alle donne che si sono particolarmente distinte nei diversi settori di attività nel corso dell’anno.
Sue opere si trovano presso collezioni pubbliche e private.