Il quarto periodo conciliare (14 settembre – 8 dicembre 1965): la maturazione dei frutti

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Il Concilio giungeva al suo compimento. Particolarmente intensa era stata nel periodo di intersessione l’attività delle varie Commissioni e dei Segretariati responsabili dell’elaborazione degli schemi all’ordine del giorno. Questi vennero spediti ai Padri conciliari con largo anticipo, perché potessero visionarli e approfondirne l’esame, inviando eventuali suggerimenti ed emendamenti prima dell’apertura dei lavori. Si tennero inoltre numerose riunioni delle varie Conferenze episcopali, al fine di accelerare e facilitare lo svolgimento delle operazioni nell’Aula conciliare.

 

I lavori ripresero il 14 settembre 1965. Il giorno successivo il Papa assisteva alla Messa conciliare e alla lettura del motu proprio Apostolica Sollicitudo, con il quale veniva istituito il Sinodo dei Vescovi.

A inizio ottobre Paolo VI si faceva “pellegrino di pace” e visitava a New York la sede dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. Il Pontefice esprimeva l’omaggio dell’intero Concilio, citava John Kennedy: “L’umanità deve porre fine alla guerra, o la guerra porrà fine all’umanità”, levando poi il suo grido: “Non più la guerra, non più la guerra! La pace, la pace deve guidare le sorti dei Popoli e dell’intera umanità!”.

Le Congregazioni generali di questo quarto periodo, che si sarebbe concluso l’8 dicembre 1965, furono 41, 538 le votazioni, 331 gli interventi orali, 1348 quelli scritti (presentati dai Padri sia durante l’intersessione che nel periodo conciliare) 32 le relazioni, 261 le votazioni. Gli interventi per discutere temi conciliari cessarono però il 26 ottobre 1965, alla 26ma Congregazione generale. Le restanti 15 furono impegnate per relazioni e votazioni.

Undici i documenti promulgati in questo ultimo periodo del Concilio, nel corso di tre Sessioni pubbliche.

Il 28 ottobre 1965 vennero votati e promulgati cinque documenti: tre Decreti e due Dichiarazioni.

Il Decreto sui Doveri pastorali dei Vescovi, Christus Dominus – che ottenne 2319 voti favorevoli e 2 contrari – parla della collegialità episcopale e della partecipazione di tutti i vescovi alle responsabilità della Chiesa universale. Sono inoltre studiati i compiti del vescovo nella sua diocesi e le funzioni delle Conferenze episcopali.

Il Decreto sulla Formazione sacerdotale, Optatam totius, che riportò 2318 voti a favore e 3 contrari, intende tracciare un quadro generale di rinnovamento della formazione data nei seminari, in armonia con lo sforzo di aggiornamento di tutta la Chiesa. I seminaristi dovevano più di ogni altro essere preparati a vivere la grande ora del Concilio e pronti ad assumere le loro responsabilità spirituali e pastorali in un tempo di profonda evoluzione.

Il Decreto Perfectae Caritatis, sul Rinnovamento della vita religiosa, fissava le regole generali per una revisione delle condizioni della vita religiosa, affinché rispondesse meglio al compito di santificazione dei singoli e costituisse un fermento spirituale per tutta la Chiesa. Venne approvato con 2321 voti positivi e 4 negativi.

Riguardo all’Educazione cristiana, si preferì una Dichiarazione, con un carattere quindi prevalentemente esortativo. Le prime parole del documento, che si propone di indicare alcuni principi fondamentali sull’educazione cristiana, soprattutto nelle scuole, sono Gravissimum educationis. La Dichiarazione, accolta con 2290 placet e 35 non placet, ricorda il diritto inalienabile di ogni uomo ad una educazione pienamente umana e di ogni battezzato ad una educazione cristiana. Viene da ultimo illustrato il ruolo delle scuole e delle università cattoliche.

Un’altra dichiarazione, dal titolo Nostra Aetate, si sofferma sui Rapporti della Chiesa con le religioni non cristiane. Dopo alcuni accenni a induismo, buddismo, e islamismo, il testo tratta più diffusamente dell’ebraismo. Il documento deplora le persecuzioni subite dagli ebrei e ogni manifestazione di antisemitismo e di discriminazione. 2221 i voti positivi, 88 quelli negativi.

A cinquant’anni dal Concilio

Il Concilio: l’annuncio

Il periodo preparatorio

Il primo periodo conciliare

I temi del primo periodo

Il secondo periodo conciliare

Il terzo periodo conciliare

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