Il Papa:la logica di Dio non è quella orgogliosa dell’uomo

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Dobbiamo ricordarci “che la logica di Dio è sempre «altra» rispetto alla nostra.” Così Benedetto XVI spiega il Vangelo di oggi che racconta la parte finale della missione di Gesù e il viaggio verso Gerusalemme. Prima della preghiera dell’ Angelus nel cortile del Palazzo di Castelgandolfo il Papa rilegge la pagina de Vangelo di Marco che riporta tre successive predizioni della morte e risurrezione. In particolare, dice il Papa “ il brano di questa domenica contiene il secondo di questi annunci” nel quale “appare evidente che tra Gesù e i discepoli c’è una profonda distanza interiore; si trovano, per così dire, su due diverse lunghezze d’onda, così che i discorsi del Maestro non vengono compresi, o lo sono soltanto superficialmente.”

Ecco l’insegnamento per noi oggi “la logica di Dio è sempre «altra» rispetto alla Nostra” e aggiunge il Papa “seguire il Signore richiede sempre all’uomo una profonda con-versione, un cambiamento nel modo di pensare e di vivere, richiede di aprire il cuore all’ascolto per lasciarsi illuminare e trasformare interiormente. Un punto-chiave in cui Dio e l’uomo si differenziano è l’orgoglio: in Dio non c’è orgoglio, perché Egli è totale pienezza ed è tutto proteso ad amare e donare vita; in noi uomini, invece, l’orgoglio è intimamente radicato e richiede costante vigilanza e purificazione. Noi, che siamo piccoli, aspiriamo ad apparire grandi, ad essere i primi, mentre Dio non teme di abbassarsi e di farsi ultimo. La Vergine Maria è perfettamente «sintonizzata» con Dio: invochiamola con fiducia, affinché ci insegni a seguire fedelmente Gesù sulla via dell’amore e dell’umiltà.”

Al momento dei saluti il Papa ha ricordato la beatificazione nella città francese di Troyes, del sacerdote Louis Brisson, “vissuto nel secolo XIX, fondatore delle Oblate e degli Oblati di San Francesco di Sales. Mi unisco con gioia al rendimento di grazie della comunità diocesana di Troyes e di tutti i figli e le figlie spirituali del nuovo Beato.” Un grazie speciale alla Coldiretti e per l’ “impegno in favore della salvaguardia del creato e vi ringrazio per i doni” In francese il Papa ha ringraziato per le preghiere che lo hanno accompagnato nel viaggio in Libano, e in polacco ha chiesto preghiere per coloro “che sono responsabili del dono della vita, delle degne condizioni di esistenza e di educazione, della sicura e serena crescita dei bambini. Ogni bambino possa godere dell’amore e del calore familiare!”

 

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