Lombardi: offendere i credenti approfondisce l’odio e scatena una violenza inaccettabile

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“Il rispetto profondo per le credenze, i testi, i grandi personaggi e i simboli delle diverse religioni è una premessa essenziale della convivenza pacifica dei popoli.” Sono le parole del Direttore della sala Stampa della Santa Sede a commento dei drammatici fatti di Bengasi. “Le conseguenze gravissime delle ingiustificate offese e provocazioni alla sensibilità dei credenti musulmani – ha scritto in una nota Padre Federico Lombardi- sono ancora una volta evidenti in questi giorni, per le reazioni che suscitano, anche con risultati tragici, che a loro volta approfondiscono tensione ed odio, scatenando una violenza del tutto inaccettabile”.

In vista del viaggio del Papa Lombardi aggiunge:”Il messaggio di dialogo e di rispetto per tutti i credenti delle diverse religioni che il Santo Padre si accinge a portare nel prossimo viaggio in Libano indica la via che tutti dovrebbero percorrere per costruire insieme la convivenza delle religioni e dei popoli nella pace”.

Il governo libico ha chiesto scusa agli Stati Uniti per l’assalto, ieri, al consolato statunitense di Bengasi, in cui sono rimasti uccisi l’ambasciatore americano, Christopher Stevens, due marines e un funzionario. L’attacco è stato realizzato da un gruppo di manifestanti che protestavano contro un film, prodotto negli Stati Uniti e giudicato blasfemo per l’Islam.

Le autorità libiche hanno assicurato che i responsabili saranno puniti. L’assalto a Bengasi è avvenuto a poche ore di distanza da un altro simile episodio esploso stavolta all’ambasciata di Washington al Cairo dove un folto gruppo di islamisti – 3mila circa – è riuscito a salire sulle mura che circondano la sede diplomatica dopo aver bruciato le bandiere statunitensi. Il tutto accadeva ieri nell’11.mo anniversario degli attacchi dell’11 settembre contro le Torri Gemelle. Il film al centro delle proteste anti-americane – prodotto da un regista israeliano-americano, Sam Bacile – schernisce l’islam e l’immagine di Maometto.

Fonte: Sala Stampa- Radio Vaticana

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