Il viaggio del Papa in Libano: Beirut

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Beirut è una delle città più cosmopolita dell’Asia Minore e del bacino Mediterraneo e quindi, da secoli, è anche una città di grande rilievo culturale e accademico.7 E’ sede anche della ESCWA (United Nations Economic and Social Commission for Western Asia), e cioè la Commissione economico-sociale delle Nazioni Unite per l’Asia che, periodicamente, fornisce studi e ricerche ritenute tra le più attendibili per l’intero continente asiatico. La città inoltre è sede di altre Istituzioni specializzate dell’ONU: l’Unesco per il mondo arabo e una sede regionale dell’Ufficio dell’Organizzazione Mondiale del Lavoro (ILO).

Da tempo, nonostante le non poche difficoltà economiche del Paese, la città vive una rinascita intensa del suo tessuto architettonico, urbanistico e sociale, dopo i terribili anni della guerra civile (1975 – 1990) che in grande misura scaricò su Beirut lutti, sofferenze e grandi distruzioni. Beirut, città millenaria,8 tra una catena di montagne quasi sempre imbiancate e il mare Mediterraneo, attualmente ha una popolazione di oltre 1 milione 200mila abitanti, ma l’intera area metropolitana supera i 2 milioni. I primi insediamenti umani si fanno risalire ad una piccola penisola che si estende verso l’ovest; insiediamente che col passare dei secoli si sono estesi verso sud-est e verso nord, superficie collinari. La capitale del Libano è attraversata dal fiume “Beirut”. Sulla parola “Beirut” ci sono opinioni diverse: secondo alcuni “l’etimologia del toponimo associa il probabile nome fenicio e accadico Bêrut al significato di “pozzi” o “sorgenti d’acqua”.

Le origini di Beirut risalgono a tempi molto lontani: un insediamento cananeo dell’età del bronzo (intorno al XIX secolo a.C.). Un’importante testimonianza storica porta ai tempi della XVIII dinastia egizia, le cosidette “Lettere de Amarna”, dove si menziona il centro urbano. La città-stato, ai tempi dei Fenici, non era tra le più importanti poiché contavano molto di più: Byblos, Sidone e Tiro. Dopo la distruzione del 140 a.C. la città fu ricostruita secondo un nuovo modello urbanistico con il nome di “Laodicea nella Fenicia”.

 

Fonte: Radio Vaticana

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