I comandamenti legge di libertà: il Papa al Rinnovamento dello Spirito

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Una volta, era il 2006, il Papa, battezzando dei neonati nella Cappella Sistina, spiegò così i comandamenti : “Potremmo anche dire che il volto di Dio, il contenuto di questa cultura della vita, il contenuto del nostro grande «sì», si esprime nei dieci Comandamenti, che non sono un pacco di proibizioni, di «no», ma presentano in realtà una grande visione di vita. Sono un «sì» a un Dio che dà senso al vivere (i tre primi comandamenti); «sì» alla famiglia (quarto comandamento); «sì» alla vita (quinto comandamento); «sì» all’amore responsabile (sesto comandamento); «sì» alla solidarietà, alla responsabilità sociale, alla giustizia (settimo comandamento); «sì» alla verità (ottavo comandamento), «sì» al rispetto dell’altro e di ciò che gli è proprio (nono e decimo comandamento).”

Allora ecco la indicazione che il Papa sabato sera a voluto lasciare a le migliaia di persone di Piazza del Popolo: “ che senso hanno queste Dieci Parole per noi, nell’attuale contesto culturale, in cui secolarismo e relativismo rischiano di diventare i criteri di ogni scelta e in questa nostra società che sembra vivere come se Dio non esistesse? Noi rispondiamo che Dio ci ha donato i Comandamenti per educarci alla vera libertà e all’amore autentico, così che possiamo essere davvero felici. Essi sono un segno dell’amore di Dio Padre, del suo desiderio di insegnarci il retto discernimento del bene dal male, del vero dal falso, del giusto dall’ingiusto. Essi sono comprensibili da tutti e proprio perché fissano i valori fondamentali in norme e regole concrete, nel metterli in pratica l’uomo può percorrere il cammino della vera libertà, che lo rende saldo nella via che conduce alla vita e alla felicità.

Al contrario, quando nella sua esistenza l’uomo ignora i Comandamenti, non solo si aliena da Dio e abbandona l’alleanza con Lui, ma si allontana anche dalla vita e dalla felicità duratura. L’uomo lasciato a se stesso, indifferente verso Dio, fiero della propria autonomia assoluta, finisce per seguire gli idoli dell’egoismo, del potere, del dominio, inquinando i rapporti con se stesso e con gli altri e percorrendo sentieri non di vita, ma di morte. Le tristi esperienze della storia, soprattutto del secolo scorso, rimangono un monito per tutta l’umanità.”

A dare il benvenuto ad ospiti e partecipanti il cardinale vicario Agostino Vallini, che denuncia il pericolo che “Dio sparisca dall’orizzonte della vita dell’uomo”. Il poeta Davide Rondoni si è affidato ai suoi versi per leggere con gli occhi dell’uomo di oggi Io sono il Signore Dio tuo. Marco Tarquinio, e Gad Lerner, hanno spiegato chi è Dio per i giornalisti. Prossima tappe, e prossimi comandamenti Napoli, il prossimo fine settimana e poi e Verona. I «Onora il padre e la madre» e «Non nominare il nome di Dio invano».

 

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