Il Papa: no alla cupa mentalità relativista e nichilista

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“È vero inoltre che persino i valori tradizionali più validi della cultura africana oggi – scrive il Papa – sono minacciati dalla secolarizzazione, che provoca disorientamento, lacerazioni nel tessuto personale e sociale, esasperazione del tribalismo, violenza, corruzione nella vita pubblica, umiliazione e sfruttamento delle donne e dei bambini, crescita della miseria e della fame”. Nonostante ciò, i popoli africani hanno una “grande ricchezza di risorse spirituali, preziose per il nostro tempo. L’amore alla vita e alla famiglia, il senso della gioia e della condivisione, l’entusiasmo di vivere la fede nel Signore” e per questo l’invito di Benedetto è : “Non lasciate mai che la cupa mentalità relativista e nichilista che colpisce varie parti del nostro mondo, apra una breccia nella vostra realtà! Accogliete e diffondete con forza rinnovata il messaggio di gioia e di speranza che porta Cristo, messaggio capace di purificare e rafforzare i grandi valori delle vostre culture.”

Speranza e gioia quindi come testimonianza del cristiano dice Benedetto XVI, e aggunge: “Rendere l’Africa ‘Continente della speranza’ è un impegno che deve orientare la missione dei fedeli laici africani oggi”. Tale missione “scaturisce infatti dalla fede, dono di Dio da accogliere, nutrire e approfondire perché ‘non possiamo accettare che il sale diventi insipido e la luce sia tenuta nascosta’.” Un’ opera di trasformazione urgente nella quale i laici hanno un ruolo insostituibile.

“Donne e uomini, giovani, anziani e bambini, famiglie e intere società, tutta l’Africa oggi attende gli ‘ambasciatori’ della Buona Novella, fedeli laici provenienti dalle parrocchie, dalle Communautés Ecclésiales Vivantes, dai movimenti ecclesiali e dalle nuove comunità, innamorati di Cristo e della Chiesa, pieni di gioia e riconoscenza per il Battesimo che hanno ricevuto, coraggiosi operatori di pace e annunciatori di autentica speranza” conclude il Papa.

 

Fonte: VIS

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