“Far finta di essere sani” di Giorgio Gaber

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Vivere non riesco a vivere
ma la mente mi autorizza a credere
che una storia mia positiva o no
è qualcosa che sta dentro la realtà

Nel dubbio mi compro una moto 
telaio e manubrio cromato
con tanti pistoni bottoni e accessori più strani 
far finta di essere sani 
far finta di essere

Insieme a una donna normale 
che riesce anche ad essere fedele
comprando sottane collane e creme per mani 
far finta di essere sani
far finta di essere

Liberi sentirsi liberi 
forse per un attimo è possibile 
ma che senso ha 
se è cosciente in me
la misura della mia inutilità

Per ora rimando il suicidio 
e faccio un gruppo di studio
le masse la lotta di classe i testi gramsciani 
far finta di essere sani 
far finta di essere

Un uomo con tanta energia
che va a realizzarsi in India o in Turchia
il suo salvataggio è un viaggio in luoghi lontani 
far finta di esser sani
far finta di essere

Vanno tutte le coppie vanno 
vanno la mano nella mano 
Vanno anche le cose vanno 
vanno migliorano piano piano

Le fabbriche gli ospedali 
le autostrade gli asili comunali
e vedo bambini cantare 
in fila li portano al mare
non sanno se ridere o piangere e batton le mani 
far finta di essere sani
far finta di essere sani
far finta di essere sani

Giorgio Faber
negli album “Far finta di essere sani” e “Il teatro canzone”, 1973/1974

Far finta di essere sani, Giorgio Gaber. STORIE DEL SIGNOR G, Teatro Comunale di Pietrasanta (1991).
151.11.48.50