Il Papa celebra la solennità dell’ Assunta, una sinfonia di presenza, spazio e speranza

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Maria è la visita di Dio che crea gioia. Il Papa mantiene la tradizione della messa nella mattina della Solennità dell’ Assunta nella chiesa parrocchiale di Castelgandolfo. Un appuntamento per tutto il paesino che per tre mesi diventa un piccolo Vaticano. Qualche centinaio di persone come sempre fuori dalla chiesetta assiepate lungo il percorso che il Benedetto XVI compie tra il Palazzo apostolico e la parrocchia. Aiutato dal bastone, sorridente e in mozzetta, il Papa ha salutato i fedeli che dall’alba erano in attesa. Poi alle 8.00 in punto è iniziata la messa celebrata da Benedetto XVI e concelebrata dal cardinale segretario di stato Tarcisio Bretone.

Il coro ha scelto di eseguire canti gregoriani forse un po’ troppo complicati per una assemblea parrocchiale, ma l’atmosfera di grande attenzione ha reso possibile anche superare la difficoltà di ascoltare la nuova amplificazione della chiesa appena restaurata. Nella omelia il Papa ha ricordato il momento della definizione del dogma della Assunzione di Maria in Cielo, un “atto di fede e di consacrazione” che ha avuto un unanime consenso. Ecco la “sinfonia delll’ Assunta”, fatta di presenza, spazio e speranza. La presenza di Dio nel mondo e nella storia, lo spezio che ha Dio per ognuno di noi e che l’uomo ha per Dio, e la speranza, quella autenticamente cristiana. Dio ha spazio per tutti e si vede proprio nella solennità dell’ Assunta, perché Maria “non si allontana, non va su una galassia lontana”, ma si avvicina a Dio e così a noi. Maria ha un cuore grande come il cuore di Dio, e questo le permette di portare nel mondo la presenza stessa di Dio che illumina il mondo nella sua tristezza e nei suoi problemi, questa è la forza della fede.

“Aprendoci a Dio permettiamo che la nostra vita diventi ricca”, ha spiegato il Papa nella omelia che ha improvvisata. “Aprendoci a Dio – ha soggiunto – non perdiamo niente, al contrario, la nostra vita diventa ricca e grande”. Oggi – ha poi aggiunto – in molti sperano in “un mondo migliore”, ma non si sa quando questo mondo migliore arriverà. E’ invece “sicuro che un mondo che si allontana da Dio non diventa migliore ma peggiore. Solo la presenza di Dio può garantire anche un mondo buono”. La Assunzione di Maria è un esempio di quello che succede a tutti noi. Siamo attesi da Dio “ non andiamo nel vuoto, siamo aspettati”. E questo che ci guida alla sperenza cristiana, che non è una nostalgia del cielo, ma un “vivo ed operso desiderio di Dio” alimentato dal coraggio e dalla forza della fede.

Terminata la messa il Papa è rientrato al Palazzo sempre a piedi e salutato da una piccola folla. Sul percorso del Papa c’erano delle immagini mariane tipiche della tradizione bavarese che avevano una particolarità: sono state dipinte dai bambini di Castelgandolfo. E quest’anno alcuni chierichetti hanno accompagnato Benedetto XVI nella sua breve passeggiata tra la chiesa e il palazzo. Tra i presenti alla messa i cardinali Calcagno presidente dell’ Apsa, Bertello, e monsignor Sciacca presidente e segretario generale del Governatorato. A fianco al Papa Angelo Gugel come assistente di camera.

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