Benedetto XVI all’Angelus: “Gesù è il pane del cielo, Parola di Dio incarnata”

“Dubitare della divinità di Gesù significa opporsi all’opera di Dio”, perché “solo chi è attirato da Dio Padre, chi lo ascolta e si lascia istruire da Lui può credere in Gesù, incontrarlo e nutrirsi di Lui per avere la vita in pienezza, la vita eterna”. Lo ha detto oggi Benedetto XVI durante l’Angelus dalla residenza estiva di Castel Gandolfo. Commentando il vangelo domenicale, il papa ha spiegato che i contemporanei di Gesù, non andarono “oltre le sue origini terrene, e per questo si rifiutano di accoglierlo come la Parola di Dio fattasi carne”. “Nel pensiero ebraico – ha aggiunto – era chiaro che il vero pane del cielo, che nutriva Israele, era la Legge, la parola di Dio”. Così “il popolo di Israele riconosceva con chiarezza che la Torah era il dono fondamentale e duraturo di Mosè e che l’elemento fondamentale che lo distingueva rispetto agli altri popoli consisteva nel conoscere la volontà di Dio e dunque la giusta via della vita”.
“Ora Gesù – ha continuato il papa -, nel manifestarsi come il pane del cielo, testimonia di essere la Parola di Dio incarnata, attraverso cui l’uomo può fare della volontà di Dio il suo cibo, che orienta e sostiene l’esistenza”. Dopo aver saziato “in modo miracoloso la loro fame fisica”, ha detto il Santo Padre, “Gesù parla di sé come del vero pane disceso dal cielo, capace di mantenere in vita non per un momento o per un tratto di cammino, ma per sempre. Lui è il cibo che dà la vita eterna, perché è il Figlio unigenito di Dio, che sta nel seno del Padre, venuto per donare all’uomo la vita in pienezza, per introdurre l’uomo nella vita stessa di Dio”.
Dopo la preghiera mariana il papa ha rivolto il suo pensiero “alle popolazioni asiatiche, in particolare delle Filippine e della Repubblica Popolare Cinese, duramente colpite da violenti piogge, come pure a quelle del Nord-ovest dell’Iran, colpite da un violento terremoto. Questi eventi hanno provocato numerose vittime e feriti, migliaia di sfollati e ingenti danni. Vi invito ad unirvi alla mia preghiera per quanti hanno perso la vita e per tutte le persone provate da così devastanti calamità. Non manchi a questi fratelli la nostra solidarietà e il nostro sostegno”.