Il Papa assiste al concerto offerto dalla Caritas di Regensburg. “L’apertura alla bellezza di Dio ci apre alla bellezza per gli altri”

Condividi su...

L’apertura alla bellezza di Dio ci apre all’amore per gli altri, in particolare verso i più bisognosi: è quanto ha affermato Benedetto XVI, ieri sera, a conclusione del concerto promosso in suo onore nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo dalla Caritas di Regensburg nel novantesimo di attività dell’organizzazione. I brani musicali sono stati eseguiti dal violoncellista Thomas Beckmann, accompagnato al pianoforte dalla moglie Kayoko, fondatore di un’associazione che assiste i senzatetto in Germania.

 

Benedetto XVI ricorda santa Chiara, nel giorno in cui la Chiesa ne fa memoria. Una donna che dalla trasparenza di Dio ha ricevuto la luce e l’ha portata al mondo: lo stesso atteggiamento del musicista che aprendosi alla “splendente bellezza e forza vitale del Creatore”, la “claritas divina”, supera se stesso in una tensione verso il Bene. Per questo – spiega il santo Padre – è consequenziale che gli artisti si impegnino per il bene e per l’aiuto e il sostegno ai bisognosi: partendo dalla loro profonda esperienza della bellezza, trasmettono il bene che hanno ricevuto in dono”. In questo modo – ha proseguito il Papa – “il Bene fluisce nel mondo” e, come santa Chiara, “l’uomo diventa trasparente riflesso della presenza e dell’agire del Creatore”. Considerazioni suggerite al Santo Padre dal concerto, offerto dalla Caritas di Regensburg nel 90.mo di fondazione. Uno spettacolo intitolato “in onore di Dio e per la gioia degli uomini”, eseguito nel cortile del Palazzo apostolico di Castel Gandolfo dal violoncellista Thomas Beckmann, fondatore dell’associazione per l’assistenza ai senzatetto «Insieme contro il freddo», alla quale vanno i compensi delle sue esibizioni, e cantato dall’ensemble “Cantico”. L’esibizione, con brani di Monteverdi, Homilius, Pachelbel, Beethoveen, è stata salutata da Benedetto XVI come “un girotondo di composizioni vocali e strumentali”. “La musica – ha detto – è un’espressione dell’ambito spirituale, di un luogo interiore della persona, aperto a tutto quello che è vero, buono e bello”. “Non è dunque un caso che spesso la musica accompagni la preghiera, facendo risuonare i sensi e le emozioni nell’incontro con Dio”. Aprirsi alla bellezza che viene dal Creatore – ha infine sottolineato il Papa riferendosi al nome dell’associazione fondata da Beckmann – vince “il freddo che è dentro di noi e apre il nostro cuore”.

fonte: Radio Vaticana

 

151.11.48.50