Dialogo interreligioso:la pace e la giustizia si ottengono con la preghiera e la carità divina.

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“ Secondo la prospettiva cristiana- scrive il Papa- l’amore dato a colo che soffrono è un riflesso della carità divina di Dio che ha tanto amato il mondo da mandare suo Figlio Gesù. In questo senso la mia mente torna allo spaventoso tsunami e terremoto dello scorso anno che ha colpito il nord- est del Giappone e le disastrose conseguenze per la intera nazione.” Il Papa conclude il suo messaggio inviato al Sacerdote Supremo del Tempio Buddista del Monte Hiei, con una constatazione: “Il tragico evento dimostra come popoli di differenti fedi possano cooperare uno con l’ altro per il bene della persona umana.”

E oggi dal Vaticano è partito un altro messaggio aperto al dialogo tra le fedi. Si è concluso il mese di Ramadam sacro per i musulmani e dedicato al digiuno e alla purificazione e il Pontificio Consiglio per il dialogo interreligioso ha preso l’occasione per ricordare come le diverse fedi debbano cooperare per la educazione dei giovani alla giustizia e alla pace. “La giustizia- si legge nel messaggio- è determinata innanzitutto dall’identità della persona umana, considerata nella sua integralità ; essa non può essere ridotta alla sua dimensione commutativa e distributiva. Non dimentichiamo che il bene comune non può essere ottenuto senza solidarietà e amore fraterno!”

Il testo firmato dal cardinale Jean -Louis Touran presidente del Pontificio Consiglio e dal segretario emerito Pierluigi Celata si conclude con un invito ai giovani “a coltivare sempre la verità e la libertà, per essere autentici araldi di giustizia e di pace e costruttori di una cultura rispettosa dei diritti e della dignità di ogni cittadino.”

 

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