Bertone: nuova evangelizzazione significa avere la fiducia di Dio

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Da qui una serie di riflessioni a cominciare dal “governo” del vescovo: “Governare significa prendersi cura, prendere le difese dei deboli, dei bisognosi, e nell’immagine del “buon pastore” far risplendere la regalità di Cristo. In Cristo anche il Vescovo detiene l’autorità sul popolo a lui affidato, e questa è un dovere, un debito, è un ministero verso gli altri, per condurli alla pienezza di vita e di libertà voluta da Dio per l’uomo sua creatura.” Così il Segretario di Stato ha ricordato come Eusebio “con lacrime e fatica” abbia fatto “sorgere numerose comunità di credenti istruendoli sui principi della dottrina cattolica in un tempo in cui imperversavano minacciose eresie.” La prima necessità è che ci siano buoni pastori e per questo fece “sorgere per sua iniziativa il cenobio dei chierici; una comunità fraterna verso la quale egli si prodigava in prima persona per formare buoni sacerdoti e guide per il popolo.” Sacerdoti che “potessero dedicarsi alla predicazione e più facilmente operare la conversione alla vita evangelica dei contadini e dei montanari, che erano dediti ai culti pagani e prigionieri delle superstizioni.”

Da qui la modernità della azione pastorale di Eusebio che ebbe “il coraggio indomito della “sentinella del popolo di Dio”, che non solo guida nel cammino della fede, ma si propone come un forte sostegno nei percorsi turbolenti e difficili che la fede affronta in mezzo ai problemi dell’uomo e della società.” Una eredità spirituale che oggi è nelle mani della gente delle terre che ricevettero la formazione da Eusebio, uno slancio per la “nuova evangelizzazione” perché, ha proseguito il cardinale “il Signore ha bisogno oggi del nostro cuore, della nostra mente, delle nostre forze affinché il progetto di vita da lui annunciato possa avere la forza attrattiva nel nostro mondo vitale, differenziato e complesso nel quale bisogna saper rendere concretamente visibile la forza della speranza cristiana. In ogni ambito sociale: nel lavoro, nel matrimonio e nella famiglia, come in tutte le cerchie amicali e di impegno sociale, ciascuno è davvero insostituibile per una ramificazione della testimonianza di fede.”

Per questo il Papa ha voluto l’ Anno della Fede, per questo “dobbiamo anche sforzarci in molti modi per scoprire di nuovo, attraverso una formazione realmente cristiana, i molti tesori della nostra cultura e della fede che sono sfuggiti di mano a molti e che per questo sono divenuti quasi irriconoscibili.” E l’aiuto per i credenti viene da Maria venerata in tante cappelle e santuari della regione. “S. Eusebio- ha ricordato il cardinale- ha portato in Piemonte la devozione alla Vergine Maria, e si riferiscono a lui i Santuari di Crea e di Oropa!” Le vacanze del cardinale Bertone si concludono l’11 agosto, il 15 come sempre, sarà al fianco del Papa per la messa dell’ Assunta nella parrocchia di Castelgandolfo.

 

 

La foto si riferisce ad una celebrazione tra i monti di Introd del 2011

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