San Gregorio Nazianzeno: un luogo pieno di storia. E un’oasi di preghiera per i parlamentari

Condividi su...

Nel cuore del centro di Roma, nel quartiere Campo Marzo, c’è un piccolo gioiello architettonico dove di solito alcuni  parlamentari si recano la mattina per ascoltare la Messa o per raccogliersi qualche minuto in preghiera: la chiesa di San Gregorio Nazianzeno. A questa rettoria è stato dedicato il libro “San Gregorio Nazianzeno. Un palinsesto architettonico tra fede, storia e arte” curato da Calogero Bellanca, docente di architettura presso l’università di Roma la Sapienza e presentato martedì 24 luglio a Montecitorio. “L’idea di questo volume – spiega il professor Bellanca- nasce qualche anno fa, dopo che monsignor Leuzzi, diventa cappellano di Montecitorio e quindi rettore di questa chiesa. Una mattina recandomi a trovarlo mi sono trovato di fronte a questa meraviglia architettonica, purtroppo sconosciuta a molta gente che magari ci passa davanti anche quotidianamente.”

 

Da quella giornata pian piano è maturata l’idea di scrivere questo volume, che vuole raccontare le bellezze artistiche presenti nella chiesa, ma anche la sua particolare storia, e le vicende che l’hanno attraversata nel corso dei secoli.

“San Gregorio – continua Bellanca – è collocata all’ interno di un  complesso conventuale, acquistato dalla Camera dei deputati intorno al 1977, che lo fece restaurare, e nel 1987, grazie all’ intervento dell’ allora presidente della camera Nilde Iotti, anche la chiesa è stata riaperta al culto. Infatti questo luogo ha avuto una storia abbastanza travagliata, dopo aver conosciuto un periodo di fasto e splendore, come testimoniano gli affreschi sparsi nel convento, nel 1870  fu trasformato in un archivio e la chiesetta fu sconsacrata ed adibita a magazzino.”

La rettoria – che ha origini antichissime, come testimoniano alcune citazioni di essa nella biografia di papa Leone II (795-816) – ha conservato fino al 1580, il corpo di San Gregorio, condotto a Roma da alcune monache basiliane di Costantinopoli, che ripararono nella Città Eterna, per sfuggire alla persecuzione iconoclasta.

Infatti l’11 giugno di quell’ anno, come ci raccontano le cronache dell’ epoca, il corpo del santo fu condotto in una solenne processione nella basilica di San Pietro dove fu sepolto nella imponente cappella Gregoriana,  dove ancora oggi, riposano le sue spoglie mortali.

“Questa chiesa- ha raccontato l’onorevole Paola Binetti (Udc) tra i relatori della presentazione- per noi parlamentari ha un significato molto importante. Infatti, prima di iniziare le nostre giornate di lavoro, ci consente un momento di riflessione e di preghiera. In un momento così particolare per il nostro paese, ci rendiamo conto dell’importanza e della delicatezza del nostro ruolo. Per noi partecipare alla messa mattutina è ritrovare quella forza di ricominciare tutte le battaglie in Parlamento, uniti nell’ amicizia e nello spirito”.

E a concludere l’incontro è stato proprio monsignor Lorenzo Leuzzi, vescovo ausiliare della diocesi di Roma e cappellano di Montecitorio

“Questo libro su questa chiesa di San Gregorio – ha spiegato- è molto importante. Da una parte perché racconta delle meraviglie di una rettoria purtroppo poco conosciuta, e poi perché  questa chiesetta davvero è un luogo dove , non solo i parlamentari, ma anche tutti coloro che lavorano in questo palazzo, commessi, impiegati, possono riflettere e pregare in silenzio affidando a Dio il proprio lavoro. Io spesso nelle mie omelie, invito i presenti a prendere come modello il Signore, che ci insegna a servire in silenzio i fratelli senza dare fastidio, senza fare chiasso inutile, perché solo così camminando insieme, si potrà costruire un futuro pieno di speranza per il nostro Paese”.

151.11.48.50