Il papa celebra l’Assunta: diventare segni di speranza come Maria

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Nella solennità dell’Assunzione di Maria, il Papa volge lo sguardo al suo prossimo viaggio a Lourdes, dove si recherà dal 13 al 15 settembre prossimi. “Dal Paradiso – ha sottolineato Benedetto XVI prima della recita dell’Angelus recitato dalla finestra del Palazzo Apostolico di Castel Gandolfo – la Madonna continua a vegliare sempre, specialmente nelle ore difficili della prova, sui suoi figli, che Gesù stesso Le ha affidato prima di morire in croce”.

E ancora: “Quante testimonianze di questa sua materna sollecitudine si riscontrano visitando i Santuari a Lei dedicati! Penso in questo momento specialmente alla singolare cittadella mondiale della vita e della speranza che è Lourdes, ove, a Dio piacendo, mi recherò fra un mese, per celebrare il 150° anniversario delle apparizioni mariane colà avvenute”. “Maria assunta in cielo – ha aggiunto il Papa – ci indica la meta ultima del nostro pellegrinaggio terreno. Ci ricorda che tutto il nostro essere – spirito, anima e corpo – è destinato alla pienezza della vita; che chi vive e muore nell’amore di Dio e del prossimo sarà trasfigurato ad immagine del corpo glorioso di Cristo risorto”.

In mattinata, Benedetto XVI aveva celebrato la Santa Messa nella solennità dell’Assunzione di Maria, nella chiesa parrocchiale di San Tommaso da Villanova a Castel Gandolfo. “Davanti al triste spettacolo di tanta falsa gioia e contemporaneamente di tanto angosciato dolore che dilaga nel mondo, – ha detto – dobbiamo imparare da Maria a diventare segni di speranza e di consolazione, dobbiamo annunziare con la vita nostra la resurrezione di Cristo”. “Oggi celebriamo la più antica festa mariana – ha sottolineato Benedetto XVI, che in questi giorni estivi si trova nella residenza di Castel Gandolfo – si contempla la bellezza più autentica: la santità”. Viviamo in un clima di “gioia pasquale”.

“Maria – ha aggiunto – è la primizia dell’umanità nuova, la creatura nella quale il mistero di Cristo ha già avuto pieno effetto riscattandola dalla morte. Maria costituisce un segno di sicura speranza e consolazione”. A seguire la messa, nella prima fila della chiesa, presente anche il fratello del papa, monsignor Georg Ratzinger, che giovedì prossimo riceverà la cittadinanza onoraria di Castel Gandolfo.

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