Padre Candido: aperta l’inchiesta diocesana del sacerdote esorcista
“Padre Candido fu un ricercato confessore e direttore spirituale, diventando per tanti un punto di riferimento – ha notato monsignor Bella nella breve commemorazione del Servo di Dio. Il suo amore per il prossimo fu caratterizzato dalla pazienza verso le persone che a lui ricorrevano. Fin dalle 3 di notte, molti si accalcavano davanti alla porta del santuario della Scala Santa, per poter essere ricevuti nella mattinata e lui, dopo la Santa Messa, accoglieva con eroica pazienza tutti coloro che desideravano parlagli o volevano una semplice benedizione”. Monsignor Bella ha ricordato che nel 1962 – 63 padre Candido ottenne la dispensa dall’ordinario di essere l’esorcista della diocesi di Roma. “Fu proprio la sua missione di direttore spirituale e di esorcista a renderlo popolare in Italia, ma anche all’estero”, ha aggiunto. “Il Sevo di Dio dedicava molte ore della giornata alla preghiera – ha rievocato ancora monsignor Bella – ed era molto devoto della Madonna, alla quale ha dedicato il suo unico libro: ‘Il mistero di Maria’ ”. Di lui disse padre Pio: “È un sacerdote secondo il cuore di Dio”. “Noi oggi chiediamo al Signore che vengano riconosciuti l’esercizio eroico delle virtù e la fama di santità delle sue opere”, ha quindi concluso monsignor Bella, augurandosi che “ci sia un esito felice, sollecito e soprattutto efficace” della causa. Erano presenti all’atto i padri Generale e Provinciale dei Passionisti, oltre a diversi sacerdoti della congregazione e numerose persone, parecchie delle quali hanno conosciuto personalmente padre Candido.
Tra di loro anche padre Gabriele Amorth, che alla scuola di padre Candido si è formato quale esorcista. I ricordi di padre Amorth sul Servo di Dio sono condensati nel volume “Un esorcista racconta”, pubblicato nel ’91. “È il mio primo libro, che ho scritto per presentare gli insegnamenti di padre Candido e ha la sua prefazione – racconta a Korazym padre Amorth. La mia soddisfazione più grande è che lui, che è morto l’anno dopo, ha fatto in tempo a leggerlo e a dirmi: ‘Sì, è conforme ai miei insegnamenti’. Io volevo scrivere gli insegnamenti di padre Candido e grazie al cielo ci sono riuscito”.