Papa: Edtih Stein e Massimiliano Kolbe maestri di preghiera
“Sono tanti quelli che mi scrivono chiedendo di pregare per loro: per tutti e per ciascuno ho un ricordo”. Tono familiare per la prima udienza estiva di papa Benedetto XVI a Castelgandolfo. “Chi prega non perde mai la speranza, anche quando venisse a trovarsi in situazioni difficili e persino umanamente disperate”, ha proseguito il papa nella breve riflessione proposta ai fedeli che affollavano il cortile della Villa Pontificia.
”Questo ci insegna la Sacra Scrittura e questo testimonia la storia della Chiesa. Quanti esempi, in effetti, potremmo recare di situazioni in cui è stata proprio la preghiera a sostenere il cammino dei santi e del popolo cristiano. Tra le testimonianze della nostra epoca vorrei citare quella di due santi la cui memoria facciamo in questi giorni: Teresa Benedetta della Croce, Edith Stein, la cui festa abbiamo celebrato il 9 di agosto, e Massimiliano Maria Kolbe che ricorderemo domani, 14 agosto, vigilia della solennità dell’Assunzione della Beata Vergine Maria”. La compatrona d’Europa Edith Stein e il sacerdote polacco Massimiliano Maria Kolbe.
”Apparentemente – ha osservato il papa – le loro esistenze potrebbero essere ritenute una sconfitta, ma proprio nel loro martirio risplende il fulgore dell’amore che vince le tenebre dell’egoismo e dell’odio”. Riprendendo una abitudine già degli ultimi anni del pontificato di Giovanni Paolo II, il papa ha deciso di tenere l’udienza generale del mercoledì a Castelgandolfo, anziché trasferirsi in elicottero in Vaticano per l’occasione. Il pontefice ha parlato anche del suo recente soggiorno a Bressanone ”dove – ha detto – ho potuto trascorrere un periodo di riposo”. Nella residenza estiva è arrivato anche il fratello monsignor Georg che sarà presente anche alla messa di venerdì, Solennità dell’Assunzione.