Il Papa scrive al “caro fratello” Bertone

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É una dichiarazione di affetto e di fiducia oltre che di stima. Dopo mesi di chiacchiere e voci sostenute da monsignori anonimi, gole profonde e corvi oggi il Papa ha messo nero su bianco la sua fiducia per il primo dei suoi collaboratori. “ Alla vigilia della partenza per il soggiorno estivo Castelgandolfo, desidero esprimerLe profonda riconoscenza per la Sua discreta vicinanza e per il Suo illuminato consiglio, che ho trovato di particolare aiuto in questi ultimi mesi.

Avendo notato con rammarico le ingiuste critiche levatesi verso la Sua persona, intendo rinnovarLe l’attestazione della mia personale fiducia, che già ebbi modo di manifestarLe con la Lettera del 15 gennaio 2010, il cui contenuto rimane per me immutato. Nell’affidare il Suo ministero alla materna intercessione della Beata Vergine Maria, Aiuto dei Cristiani, e dei Santi Apostoli Pietro e Paolo, mi è gradito inviarLe, insieme con il fraterno saluto, la Benedizione Apostolica, in pegno di ogni desiderato bene.”

La firma, Benedetto XVI in calce. Una prova in più della volontà chiara del Papa di proseguire ad avere il cardinale al suo fianco, nonostante i tentativi di creare dissapori e di istillare veleni. Benedetto XVI sa molto bene come vuole guidare la Chiesa e la Curia, segue con attenzione ogni evento decide da solo. Come si è visto recentemente anche per la nomina del Prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Il Papa non decide in base agli articoli di giornale o ai libri più o meno “verità”. Sono altre le sue motivazioni. Per fortuna.

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