L’agricoltura per combattere la crisi

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Roma – Si apre domani, con una sessione presso la Fao di Roma il IV Congresso Mondiale Cattolico sulla vita rurale. Per tre giorni, fino al 27 giugno, i circa 200 congressisti, provenienti da ogni parte del mondo, discuteranno – presso la Domus Mariae – sul tema “Evoluzione e problemi del mondo rurale di fronte alle sfide della globalizzazione”. L’iniziativa è promossa dal Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, in collaborazione con l’International Catholic Rural Association (Icra).

L’idea del prossimo Congresso – che si svolge a cinquant’anni dal primo incontro internazionale dei cattolici sulla vita rurale, svoltosi nel settembre del 1962 subito dopo la pubblicazione dell’enciclica “Mater et Magistra” – è quella di celebrare questo cinquantenario per verificare, anche alla luce dell’enciclica “Caritas in Veritate”, nel mondo globalizzato di oggi, quale percorso unitario sia possibile per affrontare – come cattolici impegnati nella vita rurale – i problemi relativi all’applicazione del Magistero Sociale della Chiesa e al suo sviluppo. Il Congresso, inoltre – che vedrà la partecipazione di studiosi, rappresentanti degli Episcopati e della società civile di tutto il mondo – si pone anche l’obiettivo di rilanciare un impegno complessivo della Chiesa in un settore – quello agricolo-rurale – che riveste sempre più importanza nella vita delle persone.

Per illustrare temi ed obiettivi del Congresso venerdì mattina si è svolta una Conferenza Stampa alla quale hanno partecipato il il Cardinale Peter K. A. Turkson, Presidente del Pontificio Consiglio della Giustizia e della Pace, don Franco Appi, Assistente Ecclesiastico dell’ICRA e Vincenzo Conso, Segretario Generale dell’ICRA. Per il porporato “occorre cambiare il concetto di crescita qualitativa più che quantitativa. Una crescita che dovrà essere basata su una nuova visione antropologica” suapicando che lo sviluppo e l’applicazione della Dottrina sociale della Chiesa “rivelino un coordinato e unitario percorso per il futuro e per rafforzare l’impegno della Chiesa nel settore rurale e agricolo che è sempre più importante nella vita di tutti”

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