Bressanone, cittadinanza onoraria al papa. Nuova difesa delle radici cristiane

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”Solo l’incontro tra radici cristiane e modernità possono costruire una società veramente umana”. E’ la convinzione di Benedetto XVI, espressa durante l’incontro con il sindaco e il consiglio comunale di Bressanone, per la consegna della cittadinanza onoraria della città. La cerimonia si è svolta nel cortile del Seminario Maggiore, dove il papa sta trascorrendo le sue vacanze estive.

Bressanone, ha detto, è ”un luogo di incontro tra culture, tra sana laicità e gioiosa fede cattolica, tra storia e futuro”. ”Qui – ha spiegato – ho scritto, ho trovato degli amici, ho dei bei ricordi, ho apprezzato la bellezza dei luoghi, ed è stato un vero respiro da un punto di vista spirituale e fisico”. Una lode anche alla ”convivenza delle diverse culture” della zona, tedesca, italiana e ladina, ”una convivenza può presentare difficoltà, ma che si rivela sempre arricchente”.

“Ho sudato un po’ perché fare una laudatio al papa non è cosi’ facile…”, ha scherzato il sindaco Albert Puergstaller in una conferenza stampa conclusiva. Vestito nel tradizionale costume altoatesino – cappello a cilindro, bavero e panciotto, bastone da passeggio e pantaloni alla zuava – il sindaco ha aggiunto: “Ormai Benedetto XVI è cittadino di Bressanone a tutti gli effetti: se avesse dei problemi si potrebbe rivolgere al nostro sportello cittadino! A parte gli scherzi – ha proseguito – ha diritto a stare nella nostra città e speriamo che ne approfitti e torni nei prossimi anni!”. All’invito, a quanto riferito, il papa si è limitato a rispondere: “A Dio piacendo”.

Foto di Ap Photo/Alberto Pellaschiar

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