Joseph Ratzinger: un vero innamorato della Chiesa
In queste giornate di rovente caldo estivo le polemiche e le insinuazioni contro la Chiesa non tendono a smorzarsi e di scricchiolii purtroppo non ne mancano; inoltre non si può certamente negare il fatto che qualche prelato (nella fattispecie mons. Fernando Maria Bargallò, titolare della diocesi di Merlo-Moreno, periferia di Buenos Aires) ne offra gratuitamente l’occasione comparendo sugli schermi televisivi della tv argentina in un ambiguo tete-a-tete con una donna (un’amica d’infanzia – dichiara “mortificato” il monsignore) in una spiaggia messicana, entrambi a mollo, e dove dalla foto – che sta già facendo il giro del mondo – non pare le stesse amministrando il battesimo! Gli amici del “Corvo” – di fronte a questi scoop estivi –, nel frattempo se la ridono mentre gli avversari della Chiesa cattolica colgono l’occasione per invitare il popolo di Dio verso un nuovo esodo.
Ma è ancora il card. Ratzinger (nel libro-intervista prima citato) a parlare della Chiesa come un vero innamorato; e il Ratziger di dodici anni fa non è per nulla diverso da quello di oggi: “Non potrei proprio immaginare di lasciare la Chiesa: è la mia patria più intima. Sono fuso con lei dalla nascita a tal punto che, per separarmi da lei, dovrei lacerare la mia stessa la mia stessa carne e distruggere me stesso. Naturalmente ci sono sempre cose che fanno arrabbiare, su piccola scala come su quella grande (…). Ma non ci separa dalla propria famiglia solo perché ci si è arrabbiati; innanzitutto non ci si separa se l’amore che ci lega gli uni agli altri è più forte dei motivi di irritazione; se è la forza originaria che sorregge la nostra vita”.
Andiamo avanti, dunque, con la certezza insita nella fede che nonostante tutto c’è davvero qualcun Altro che tiene in piedi la nostra Chiesa.