L’anno della Fede: Il Papa impartisce la cresima ad un gruppo di giovani

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Tutto pronto per l’ Anno della Fede, almeno per il calendario. Il presidente del Pontificio Consiglio per la Nuova evangelizzazione l’arcivescovo Rino Fisichella ha illustrato alla stampa il nuovissimo sito, il logo, l’inno, l’immagine e ovviamente il calendario degli eventi principali che saranno presieduti dal Papa. A cominciare dal 28 aprile quando il Papa stesso impartirà il sacramento della Confermazione ad un gruppo di giovani. Il primo appuntamento è quello dell’ 11 ottobre. In Piazza San Pietro il Papa presiede la celebrazione della Messa con i Padri Sinodali e i Padri Conciliari ancora viventi. Si celebra anche il Concilio vaticano II e il Catechismo della Chiesa cattolica. e pochi giorni dopo il 21 ottobre il Papa canonizza sei martiri canfessori della fede. Appena approvata dalla Congregazione per il culto divino anche una messa dedicata alla Nuova Evangelizzazione. Il logo è semplice ma chiarissimo nell’intento catechetico: la barca, immagine della Chiesa, in navigazione sui flutti. L’albero maestro è una croce che issa le vele le quali, con segni dinamici, realizzano il trigramma di Cristo (IHS). Sullo sfondo delle vele è rappresentato il sole che associato al trigramma, rimanda all’Eucaristia. Il sito www.annusfidei.va, è il luogo di incontro per coloro che vogliono seguire e partecipare attivamente anche inviando le notizie delle varie iniziative locali.

Un portale estremamente pratico e consultabile da tutti i tipi di dispositivi, e poi sussidi, libri e ovviamente l’Inno dell’ Anno della Fede. Le edizioni San Paolo hanno collaborato per stampare una serie di piccoli libri con le basi della fede cattolica. Sarà diffusa in diverse forme e misure una immagine del Cristo Pantacrator del Duomo di Monreale con stampato il credo.Quello Niceno costantinopolitano perchè si recita la domenica a messa e sottolinea teologicamente l’unità della Chiesa. Da leggere e imparare a memoria. Il calendario è ricco di appuntamenti che si intrecciano con gli appuntamenti fondamentali della Chiesa cattolica nel 2013. Dalla GMG alla Pasqua con degli spazi specifici per confraternite, movimenti, per la pietà popolare e per i religiosi, i seminaristi, le famiglie e ovviamente l’ Eucaristia. Ci sarà una adorazione eucaristica in contemporaneo in tutto il mondo. Pellegrinaggi e veglie, messe ed eventi culturali che si intrecciano per aprire gli spazi della Fede al mondo.

Il calendario completo è ovviamente sul sito ed è mi continua evoluzione. Una mostra su San Pietro a Castel Sant’ Angelo e un mega concerto a Piazza San Pietro completano il quadro culturale. “L’Anno della fede- ha ricordato monsignor Fisichella- anzitutto, intende sostenere la fede di tanti credenti che nella fatica quotidiana non cessano di affidare con convinzione e coraggio la propria esistenza al Signore Gesù.” Ma c’è soprattuto un intento di chiarezza per inserirsi nel contesto di una crisi generalizzata che investe anche la fede. “Sottoposto – dice Fisichella-da decenni alle scorribande di un secolarismo che in nome dell’autonomia individuale richiedeva l’indipendenza da ogni autorità rivelata

e faceva del proprio programma quello di “vivere nel mondo come se Dio non esistesse”, il nostro contemporaneo si ritrova spesso a non sapersi più collocare. La crisi di fede è espressione drammatica di una crisi antropologica che ha lasciato l’uomo a se stesso; per questo si ritrova oggi confuso, solo, in balia di forze di cui non conosce neppure il volto, e senza una meta verso cui destinare la sua esistenza. È necessario poter andare oltre la povertà spirituale in cui si ritrovano molti dei nostri contemporanei, i quali non percepiscono più l’assenza di Dio dalla loro vita, come una assenza che dovrebbe essere colmata. L’Anno della fede, quindi, intende essere un percorso che la comunità cristiana offre a tanti che vivono con la nostalgia di Dio e il desiderio di incontrarlo di nuovo. È necessario, pertanto, che i credenti sentano la responsabilità di offrire la compagnia della fede, per farsi prossimo con quanti chiedono ragione del nostro credere.”

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