Ossezia del Sud, domani l’appello di pace di Benedetto XVI

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Un appello per la pace e l’invito a Russia e Georgia a sospendere le ostilità. E’ il messaggio che Benedetto XVI dovrebbe lanciare all’Angelus domenicale. Il papa avrebbe deciso di lanciare un messaggio chiaro sulla crisi dell’Olsezia del Sud, dando voce alla preoccupazione della Santa Sede. Già il direttore della sala stampa, padre Federico Lombardi, in una dichiarazione alla Radio Vaticana, ha parlato di “momento molto preoccupante”.

“Speriamo proprio che la ragionevolezza, la volontà di pace e di trattativa – ha detto – possano prevalere rispetto all’uso delle armi, che non sono mai la via migliore per costruire la pace”. L’Angelus di domani sarà l’ultimo impegno pubblico del pontefice prima della partenza per Roma, prevista lunedì. Ad ascoltarlo, circa 9mila fedeli e diverse autorità, tra cui l’ex presidente della Repubblica Francesco Cossiga, il ministro dell’Economia, Giulio Tremonti, una folta rappresentanza di vertici delle Forze Armate, l’intera giunta provinciale, ben 70 sindaci dall’Alto Adige.

Presenti anche personalità del mondo ecclesiastico: il cardinale Achille Silvestrini, il patriarca di Venezia Angelo Scola, il presidente del Pontificio Consiglio per le Comunicazioni Sociali, mons. Claudio Maria Celli. Dopo la messa, celebrata dal vescovo di Bolzano mons. Wilhelm Egger, Benedetto XVI raggiungerà la piazza del Duomo alle 12.00. Qui saluterà i cittadini di Bressanone e i tanti fedeli attesi.

Oggi, intanto, Benedetto XVI riceverà la cittadinanza onoraria di Bressanone, che gli sarà consegnata dal sindaco Purgstaller in una cerimonia nel Seminario maggiore, il ‘buen retiro’ del pontefice in queste settimane.

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