Il Papa: la fedeltà alla Santa Sede di base sulla fede e un idem sentire

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La fedeltà è la condizione del servizio nella Chiesa. Il Papa riceve gli alunni della Accademia Ecclesiastica, dove si formano i diplomatici della Santa Sede, e ha spiegato ai stidenti e professori che cosa è la fedeltà. Quella di Dio è la chiave e la sorgente della nostra, umana. Senza fede quindi non c’è fedeltà e viceversa. E la fedeltà è anche un “idem sentire” . Ecco allora che il servizio diplomatico diventa un dono prezioso, e , aggiunge il Papa “per quanti operano presso la Santa Sede esso assume un carattere particolare, dal momento che essi pongono al servizio del Successore di Pietro buona parte delle proprie energie, del proprio tempo e del proprio ministero quotidiano. Si tratta di una grave responsabilità, ma anche di un dono speciale, che con il passare del tempo va sviluppando un legame affettivo con il Papa, di interiore confidenza, un naturale idem sentire, che è ben espresso proprio dalla parola «fedeltà».”

Una fedeltà che i diplomatici e collaboratori del Papa e della Santa Sede sono tenuti a diffondere e far crescere anche nelle diverse Chiese locali dove sono inviati. “Dovrete pertanto- dice il Papa- alimentare un rapporto di profonda stima e benevolenza, direi di vera amicizia, verso le Chiese e le comunità alle quali sarete inviati. Anche rispetto ad esse avete un dovere di fedeltà, che si concretizza nell’assidua dedizione al lavoro quotidiano, nella presenza in mezzo ad esse nei momenti lieti e tristi, talora persino drammatici della loro storia, nell’acquisizione di una conoscenza approfondita della loro cultura, del cammino ecclesiale, nel saper apprezzare quanto la grazia divina è andata operando in ogni popolo e nazione.” Una fedeltà, conclude il Papa, quella “che si vive nella Chiesa e nella Santa Sede, che non è una lealtà «cieca», poiché essa è illuminata dalla fede in Colui che ha detto: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa».

Un impegno quindi che è parte del ministero petrino e per questo richiede fedeltà a Pietro. Da parte sua monsignor Beniamino Stella, presidente della Accademia Ecclesiastica, ha voluto sottolineare che “ nel nostro specifico cammino di formazione e pensando alla missione che ci verrà affidata, dobbiamo essere misurati e soppesati nella nostra fedeltà alla Chiesa e al Santo Padre.” Ed ha proseguito: “proveniamo da continenti e culture diverse. Ma apparteniamo nella mente e nel cuore alla Chiesa da Lei guidata come Vicario di Cristo e per la Sua Persona, per il Suo magistero , per le direttive che Vostra Santità ci imparte noi siamo disposti a dare la nostra vita nella fedeltà piena e in una adesione sincera che non vuole mettere condizioni da negoziare ed angoli in penombra.”

 

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