Il cardinale Bertone: Paolo VI riscoperto dopo la morte

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È un pomeriggio di nostalgia a Castelgandolfo, la cittadina che da secoli accoglie i papi e i romani alla ricerca di un po’ di fresco. Si celebra un anniversario importante: i 30 anni della morte di Paolo VI. Sulla piazza è allestito un palco per un concerto, nella chiesetta parrocchiale tutto è pronto per la messa.

Il tono è festoso: si ricorda un amico dei castellani, Giovanni Battista Montini ha salutato il mondo proprio qui, il 6 agosto del 1978. Era caldo anche allora, la piazzetta meno animata, il papa è stato malato qualche tempo. Un uomo legato alla vita della Chiesa, alla storia del XX secolo, al Concilio che aveva diretto fino al porto della conclusione.

A raccontare papa Paolo VI anche il cardinale Tarcisio Bertone, segretario di Stato,che ha celebrato la messa nella parrocchia pontificia di san Tommaso da Villanova.Il cardinale ha preso lo spunto dalle parole di Benedetto XVI all’Angelus di domenica scorsa e ha sottolineato come Paolo VI fu chiamato a raccogliere la non facile eredità di Giovanni XXIII e lo fece “con coraggiosa prudenza, con illuminata sapienza e saldo discernimento” dialogando con il mondo “senza lasciarsi condizionare da remore conservatrici e né cedere a pericolose e affrettate fughe in avanti”.

Il cardinale ha voluto anche ricordare come le avversità non lo abbiano mai scoraggiato , e ricordando gli ostacoli che incontrò per la pubblicazione della enciclica Humanae Vitae, ha ripetuto che solo dopo la morte l’opinione pubblica ha iniziato a “conoscerlo meglio” e ha “riconoscere l’opera straordinaria da lui compiuta con paziente saggezza e indomita fedeltà al Vangelo”.Il segretario di stato vaticano ha ricordato anche che Montini “formulò sempre un chiaro e inequivocabile insegnamento su scottanti temi di dottrina e di morale” e anche per questo il trentesimo anniversario della morte è un’occasione per riscoprire l’intero magistero di Paolo VI.Nelle parole del cardinale anche qualche nota personale, con i ricordi dei segretari del pontefice che ribattevano gli appunti per i testi delle catechesi del mercoledì il martedì notte. Il papa li scriveva a mano.

A concelebrare insieme con il cardinale Bertone, mons. Marcello Semeraro, vescovo di Albano, don Waldemar Niedziolka, parroco della parrocchia di San Tommaso da Villanova. Il cardinale si è trattenuto a cena con la comunità dei salesiani, poi sul piazzale antistante il Palazzo Pontificio, il concerto in memoria di Papa Montini. Musiche di Mendelssohn, Mozart e Ludwig van Beethoven, sono state eseguite dall’orchestra sinfonica dell’Europa unita — Kronstadt Philarmoniker —, diretta dal maestro Gerard Oskamp.

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