Il Papa conclude la festa della famiglia e da appuntamento a Filadelfia nel 2015

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E’ il momento della festa, quella vera e cristiana intorno all’ Eucaristia, quasi un milione di persone al Parco Bresso “un’immagine espressiva della Chiesa, una e universale, fondata da Cristo” dice il Papa nell’ omelia. Spiega la solennità della Santissima Trinità il Papa come mistero d’ amore e quindi mistero familiare. “Ci è affidato il compito di edificare comunità ecclesiali che siano sempre più famiglia, capaci di riflettere la bellezza della Trinità e di evangelizzare non solo con la parola, ma direi per «irradiazione», con la forza dell’amore vissuto.” Il Prossimo incontro delle famiglie cristiane sarà negli Stati Uniti a Filadelfia. Il Papa lo ha annunciato prima della preghiera dell’ Angelus al termine della messa conclusiva della VII Giornata Mondiale della Famiglia. La famiglia è chiamata ad essere immagine della Trintà. Parla dell’ amore degli sposi “fecondo- dice- innanzitutto per voi stessi, perché desiderate e realizzate il bene l’uno dell’altro, sperimentando la gioia del ricevere e del dare. E’ fecondo poi nella procreazione, generosa e responsabile, dei figli, nella cura premurosa per essi e nell’educazione attenta e sapiente. E’ fecondo infine per la società, perché il vissuto familiare è la prima e insostituibile scuola delle virtù sociali, come il rispetto delle persone, la gratuità, la fiducia, la responsabilità, la solidarietà, la cooperazione.”

Parla dei figli che sappiano “mantenere sempre un rapporto di profondo affetto e di premurosa cura verso i vostri genitori, e anche le relazioni tra fratelli e sorelle siano opportunità per crescere nell’amore.” Il matrimonio, un sacramento, un dono dello Spirito Santona rinnovare “ogni giorno, con fede.” Certo il Papa sa che quella della famiglia è una “vocazione non è facile da vivere, specialmente oggi, ma quella dell’amore è una realtà meravigliosa, è l’unica forza che può veramente trasformare il mondo.” Dialogo, rispetto, pazienza, umiltà, responsabilità sono elementi per costruire la famiglia. Parla con il cuore Benedetto XVI “ai fedeli che, pur condividendo gli insegnamenti della Chiesa sulla famiglia, sono segnati da esperienze dolorose di fallimento e di separazione. Sappiate che il Papa e la Chiesa vi sostengono nella vostra fatica. Vi incoraggio a rimanere uniti alle vostre comunità, mentre auspico che le diocesi realizzino adeguate iniziative di accoglienza e vicinanza.”

E se alla coppia Dio affida la sua creazione, “perché la custodisca, la coltivi, la indirizzi secondo il suo progetto” oggi “vediamo che, nelle moderne teorie economiche, prevale spesso una concezione utilitaristica del lavoro, della produzione e del mercato. Il progetto di Dio e la stessa esperienza mostrano, però, che non è la logica unilaterale dell’utile proprio e del massimo profitto quella che può concorrere ad uno sviluppo armonico, al bene della famiglia e ad edificare una società più giusta, perché porta con sé concorrenza esasperata, forti disuguaglianze, degrado dell’ambiente, corsa ai consumi, disagio nelle famiglie. Anzi, la mentalità utilitaristica tende ad estendersi anche alle relazioni interpersonali e familiari, riducendole a convergenze precarie di interessi individuali e minando la solidità del tessuto sociale.” Lavoro quindi e festa, come recita lo slogan dell’incontro. “L’uomo- dice il Papa- in quanto immagine di Dio, è chiamato anche al riposo e alla festa.” e per i “cristiani, il giorno di festa è la Domenica, giorno del Signore, Pasqua settimanale”, ed è quindi “il giorno dell’uomo e dei suoi valori: convivialità, amicizia, solidarietà, cultura, contatto con la natura, gioco, sport. E’ il giorno della famiglia, nel quale vivere assieme il senso della festa, dell’incontro, della condivisione, anche nella partecipazione alla Santa Messa.”

Per questo il Papa dice: “Care famiglie, pur nei ritmi serrati della nostra epoca, non perdete il senso del giorno del Signore! E’ come l’oasi in cui fermarsi per assaporare la gioia dell’incontro e dissetare la nostra sete di Dio.” é la sfida del tempo moderno quello di armonizzare famiglia, lavoro, festa per costruire una società dal volto umano. “In questo – dice Benedetto XVI-privilegiate sempre la logica dell’essere rispetto a quella dell’avere: la prima costruisce, la seconda finisce per distruggere.” Molte famiglie si sono messe in marcia dalla notte per raggiungere il parco di Bresso, per essere con il Papa. L

L’altare sul grande palco è una copia di un sarcofago paleocristiano, simbolo della Chiesa di Milano. Il cardinale Scola nel dire il suo grazie al Papa all’inzio della celebrazione ha ricordato il valore della testimonianza come mezzo per rendere interessanti nella società civile i temi della famiglia. Il cardinale Antonelli, presidente del Pontificio consiglio per la Famiglia, ha ringraziato il Papa, Milano, le famiglie del mondo per aver sperimentato con gioia di essere Chiesa. Tutti in piedi, politici compresi, per dire grazie al Papa con un lungo sentito applauso. E la notizia finale: 500 mila euro che il Pap dona alle famiglie delle zone terremotate.

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