Firenze: a Terra Futura per un lavoro sostenibile

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Chiede di rimettere al centro il lavoro la 9^ edizione di Terra Futura, dal 25 al 27 maggio 2012 a Firenze, alla Fortezza da Basso: il lavoro al primo posto per uscire in maniera definitiva dalla crisi, ricostruendo su nuove basi il sistema economico-produttivo attraverso una vera e propria riconversione ecologica e sociale e declinando intorno ad esso anche il modello di relazioni, di democrazia e di comunità che vogliamo per il futuro. Questo il fulcro della nona edizione di Terra Futura, mostra convegno internazionale delle buone pratiche di sostenibilità ambientale, economica, promossa da Fondazione culturale Responsabilità etica per il sistema Banca Etica, Regione Toscana e Adescoop-Agenzia dell’economia sociale, insieme ai partner Acli, Arci, Caritas Italiana, Cisl, Fiera delle Utopie Concrete e Legambiente. Infatti, nella scorsa edizione sono stati 94.000 i visitatori, 600 le aree espositive con 5.000 realtà rappresentate, 280 gli appuntamenti culturali con 1.000 relatori e più di 250 tra animazioni e laboratori.

 

Fra i grandi ospiti attesi: Mario Agostinelli, portavoce per il Contratto mondiale per l’energia e il clima, Raffaele Bonanni, segretario generale della Cisl, Aldo Bonomi, vicepresidente di Confindustria con delega alle politiche territoriali, ai distretti industriali e alle reti d’impresa e direttore Consorzio A.A.S.TER, Cecilia Brighi, responsabile rapporti internazionali Cisl, Mario Luigino Bruni, economista, Corrado Clini ministro dell’Ambiente, Susan George, scrittrice e politologa, Enrico Giovannini, presidente Istat, Pietro Grasso, procuratore nazionale antimafia, Corrado Passera, ministro dello Sviluppo economico, Michele Prestipino, procuratore aggiunto della direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, Vandana Shiva, teorica dell’economia sociale, Stefano Zamagni, economista.

 

Fra i principali filoni tematici di numerosi convegni e dibattiti, si segnalano in particolare: lavoro e legalità investigherà il fenomeno delle infiltrazioni mafiose nel tessuto socioeconomico e politico della nostra nazione, lavoro e crisi metterà al centro scenari e proposte per rilanciare l’economia e l’industria in Italia;  lavoro e benessere si interrogherà sulla necessità di andare oltre il paradigma della crescita e del PIL come unico metro di misurazione e, infine, sviluppo sostenibile evidenzierà le prospettive e le esperienze concrete per rendere effettiva una riconversione ecologica dell’economia. Il presidente della Fondazione culturale Responsabilità etica, Andrea Baranes, presentando questa edizione, ha commentato:

“Si continua a parlare di spread, di andamento della borsa e di cosa servirebbe per ridare fiducia ai mercati, come se la finanza fosse più importante dell’economia reale, con le istituzioni europee e internazionali che chiedono alle lavoratrici e ai lavoratori di pagare il conto della crisi. Terra Futura legge la realtà secondo un’ottica opposta e domanda, con forza, che la priorità dell’agenda politica sia il lavoro, che la finanza si ridimensioni e torni ad essere mezzo a servizio dell’economia reale, che il sistema metta al primo posto la persona e i suoi diritti nel rispetto della sostenibilità ambientale”. Sul tema del lavoro don Andrea La Regina, responsabile dell’area macroprogetti di Caritas italiana, ha sottolineato:

“Il lavoro realizza la persona e permette ad ognuno di contribuire alla costruzione del bene comune. La vulnerabilità causata dalla disoccupazione è un male per tutta la società, comporta esclusione sociale e la perdita di dignità. Dobbiamo tornare a investire sulle relazioni, sulla direzione da dare alla vita delle comunità, accettando la sfida del confronto ed educando le nuove generazioni alla solidarietà, alla pace. Nel lavoro sta il futuro delle prossime generazioni in Italia e nel mondo”. Invece Soana Tortora, responsabile delle Acli per la Legalità e lo Sviluppo Sostenibile, ha ribadito la necessità di costruire un sistema in grado di ridistribuire la ricchezza: “La cultura della legalità deve entrare a far parte del bagaglio dei nostri giovani perché illegalità e corruzione non sono compatibili con un’altra economia e un altro modo di produrre. Occorre un ritorno anche all’economia civile e solidale che restituisca senso al lavoro e apra a nuovi modelli di consumo e nuovi stili di vita”.

Diverse le sezioni tematiche della vasta rassegna espositiva dedicate a finanza etica ed economia sostenibile, consumo critico, impegno per la pace, welfare, e solidarietà sociale, cittadinanza attiva e partecipazione, tutela dell’ambiente, energie alternative, commercio equo, agricoltura biologica, edilizia e mobilità sostenibili e turismo responsabile.

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