Il Papa al Regina Coeli ricorda i ragazzi della scuola di Brindisi. E dice: “In Cristo la nostra umanità è portata alle altezze di Dio”

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“Devo purtroppo ricordare  i ragazzi della scuola di Brindisi, coinvolti ieri in un vile attentato. Preghiamo insieme per i feriti, tra cui alcuni gravi, e specialmente per la giovane Melissa, vittima innocente di una brutale violenza e per i suoi familiari, che sono nel dolore”. E poi: “Il mio affettuoso pensiero va anche alle care popolazioni dell’Emilia Romagna colpite poche ore fa da un terremoto. Sono spiritualmente vicino alle persone provate da questa calamità: imploriamo da Dio la misericordia per quanti sono morti e il sollievo nella sofferenza per i feriti”. Dopo il Regina Coeli, l’attualità irrompe drammaticamente nei saluti in italiano di Benedetto XVI. Il quale ha centrato la catechesi sull’ascensione, che ci dice – spiega – “che in Cristo la nostra umanità è portata alle altezze di Dio”. Quando parla dei ragazzi della scuola d Brindisi, un applauso si leva da piazza San Pietro. Molti i giovani presenti, anche perché l’arcidiocesi di Genova è in piazza con l’intero gruppo dei ragazzi della Cresima.

 

“L’ascensione del Signore segna il compiersi della salvezza iniziata con l’incarnazione”, esordisce Benedetto XVI.  E’  una giornata densa di appuntamenti: è la giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali, è il giorno in cui i membri del Movimento per la Vita si riuniscono in aula Paolo VI e lanciano – nell’anniversario della legge per l’aborto in Italia, l’iniziativa “Uno di noi” per chiedere, attraverso un quesito sottoposto all’adesione popolare, di estendere la protezione giuridica della dignità, del diritto alla vita e dell’integrità di ogni essere umano fin dal concepimento in tutte le aree di competenza dell’Ue; e poi si avvicina la memoria della Beata Vergine Maria Aiuto dei Cristiani, il prossimo 24 maggio, che in Cina è festeggiata in maniera particolare nel santuario di Sheshan a Shanghai. Tutti appuntamenti scanditi da Benedetto XVI dopo il Regina Coeli.

Il Papa ricorda che in molti Paesi, l’ascensione non si celebra il giovedì, ma la domenica successiva. Gesù – dice il Papa, citando il Vangelo di Giovanni – con l’ascensione non si è però “separato dalla nostra condizione”, ma “nella sua umanità, ha assunto con sé gli uomini nell’intimità del Padre e così ha rivelato la destinazione finale del nostro pellegrinaggio terreno. Come per noi è disceso dal Cielo, e per noi ha patito ed è morto sulla croce, così per noi è risorto ed è risalito a Dio, che perciò non è più lontano, ma è ‘Dio nostro’, ‘Padre nostro’ ” Conclude il Papa: “L’Ascensione ci dice che in Cristo la nostra umanità è portata alle altezze di Dio; così, ogni volta che preghiamo, la terra si congiunge al Cielo. E come l’incenso, bruciando, fa salire in alto il suo fumo di soave odore, così, quando innalziamo al Signore la nostra fervida e fiduciosa preghiera in Cristo, essa attraversa i cieli e raggiunge il Trono di Dio, viene da Lui ascoltata ed esaudita”.

Ed è una preghiera che si deve consumare anche nel silenzio. Dopo il Regina Coeli, il Papa ricorda la Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali, il cui tema quest’anno è Silenzio e Parola: cammino di evangelizzazione. “Il silenzio – dice il Papa – è parte integrante della comunicazione, è un luogo privilegiato per l’incontro con la Parola di Dio e con i nostri fratelli e sorelle. Invito tutti a pregare affinché la comunicazione, in ogni sua forma, serva sempre ad instaurare con il prossimo un dialogo autentico, fondato sul rispetto reciproco, sull’ascolto e la condivisione”.

Poi, il pensiero alla Chiesa di Cina, dove in moltissimi si recano in pellegrinaggio verso il Santuario della Madonna di Sheshan per la festa di Maria Aiuto dei Cristiani. “Ci uniamo in preghiera – dice Benedetto XVI – con tutti i cattolici che sono in Cina, perché annuncino con umiltà e con  gioia Cristo morto e risorto, siano fedeli alla sua Chiesa e al Successore di Pietro e vivano la quotidianità in modo coerente con la fede che professano. Maria, Vergine fedele, sostenga il cammino dei cattolici cinesi, renda la loro preghiera sempre più intensa e preziosa agli occhi del Signore, e faccia crescere l’affetto e la partecipazione della Chiesa universale al cammino della Chiesa che è in Cina”

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