Fiaccola olimpica a Pechino. E’ stata portata anche da un vescovo
La torcia olimpica è arrivata oggi a Pechino, dove l’8 agosto farà il suo ingresso nello Stadio nazionale, meglio noto come Nido d’Uccello, nella cerimonia inaugurale delle Olimpiadi. La fiaccola è stata trasportata in aereo dal Sichuan, la provincia meridionale devastata nel maggio scorso da un terremoto che ha provocato quasi 70 mila morti, ultima tappa del suo viaggio in giro per il mondo e in Cina prima di Pechino. Lungo il percorso, è stata portata anche da un vescovo cattolico, nella tappa del 31 luglio.
Si tratta di mons. Peter Fang Jianping, vescovo coadiutore di Tangshan, che come riferisce l’agenzia cattolica UCA, ha percorso un tratto di strada nella sua città. Mons. Fang è il primo vescovo cattolico a portare la torcia olimpica, anche se un prete aveva già fatto il tedoforo a giugno.
In un’intervista, il prelato ha spiegato che è stato invitato a prendere parte al viaggio della torcia in seguito a due sviluppi recenti: i progressi delle politiche in campo religioso del governo cinese e l’attiva partecipazione della Chiesa locale nel campo sociale, che le ha guadagnato la stima del governo e della popolazione in genere. ”Sono stato nominato tedoforo per il contributo della Chiesa alla societa”’, ha spiegato mons. Fang, sottolineando in particolare la donazione di 150mila yuan della diocesi per le vittime del terremoto in Sichuan.
L’invito delle autorità al vescovo coadiutore di Tangshan si somma a quello inviato all’ausiliare dell’arcidiocesi di Hong Kong, mons. John Tong Hon, alla cerimonia di apertura dei giochi. Nella provincia di Hebei, di cui Tangshan fa parte, oltre a mons. Fang hanno portato la torcia anche un imam musulmano e un pastore prostante. Per mons. Fang, la torcia olimpica (che ai tedofori è concesso tenere come souvenir della propria esperienza) è ”una preziosa eredità spirituale” da conservare. Piccoli segni di disgelo, eppure sono ancora molti i preti e sacerdoti incarcerati o scomparsi e, secondo quanto riferisce AsiaNews, ”diversi siti cattolici internazionali” sono ancora oscurati dalle autorità cinesi.