Benedetto XVI: “La Germania ha bisogno di una nuova partenza missionaria e apostolica”

“Come Chiesa abbiamo il compito di annunciare in modo aperto e chiaro l’esigenza e il messaggio del Vangelo. Il contributo di tutti i battezzati alla nuova evangelizzazione è irrinunciabile. Anche il nostro Paese – la Germania – ha bisogno di una nuova partenza missionaria, apostolica”. Così Benedetto XVI nel messaggio rivolto ai partecipanti al novantottesimo Katholikentag, la riunione dei cattolici tedeschi. L’iniziativa, che si è aperta a Mannheim questo pomeriggio e si chiuderà domenica 20 maggio, “costituisce – secondo il papa – in un certo senso un preludio all’Anno della Fede, che inizieremo tra breve, in occasione del cinquantesimo anniversario dell’apertura del concilio Vaticano II”.
Partendo dal tema dell’assise, “Osare un nuovo inizio”, Benedetto XVI ha spiegato come “partire significa mettersi in moto, mettersi in cammino. Spesso, però, implica anche la decisione di cambiare e rinnovare. Può partire solo chi è disposto a lasciarsi dietro il vecchio e affrontare il nuovo”. Si chiede cosa significhi tutto questo per la chiesa il vescovo di Roma, che si risponde: “Cristo è il Capo e noi siamo le membra. Non possiamo manipolare la Chiesa nel suo Capo, piuttosto, come membra, siamo chiamati a orientarci sempre di nuovo al Capo, l’«autore e perfezionatore» della nostra fede”. Perché “il rinnovamento dà frutto solo se avviene a partire da ciò che è veramente nuovo di Cristo, che è via, verità e vita” e “quindi la partenza riguarda ogni credente in modo personale e intimo. Attraverso il Battesimo siamo nuovi in Cristo”. “Il Signore ha liberato la nostra umanità dalla schiavitù del peccato – ha aggiunto il papa – e l’ha «fatta partire» verso la relazione vivifica con Dio. Questa partenza donata a partire da Dio deve quindi diventare sempre una partenza personale verso Dio. Ognuno deve preoccuparsi della sua fede personale, di viverla concretamente e di continuare a svilupparla. Ma nella nostra fede non siamo soli, isolati dagli altri. Crediamo con e nella comunità della Chiesa. La partenza di ogni battezzato è allo stesso tempo partenza nella Chiesa e con essa!”.
D’altronde, “in ogni tempo ci sono state persone che hanno osato questa partenza e alle quali si è rivelata in modo particolarmente chiaro la presenza di Dio. La testimonianza di fede dei santi e della grande schiera di cristiani che hanno annunciato, lieti e impavidi, il messaggio del Vangelo agli altri, può incoraggiarci anche oggi a una nuova partenza, spronarci a un nuovo coraggio della fede”, ha spiegato Benedetto XVI, riferendosi anche al padre gesuita e martire Alfred Delp.
“Desidero dedicare qualche parola particolare ai giovani e ai giovani adulti – ha continuato il papa -. Ho potuto incontrare molti di voi lo scorso anno durante la Giornata mondiale della gioventù a Madrid e, alcune settimane dopo, durante la veglia a Freiburg. A chi, come voi, ha ancora la vita davanti, viene continuamente chiesto di prendere decisioni e, anche in caso di delusioni, di rialzarsi e di modellare con forza il futuro. Abbiate il coraggio di orientarvi a Gesù Cristo! Rafforzatevi gli uni gli altri nella fede! Sostenete tra i vostri amici, a scuola, al lavoro, il messaggio del Vangelo!”.