Fellay si sgancia e continua da solo le discussioni con Roma

Top secret i contenuti che però si potevano immaginare dalle diverse dichiarazioni, articoli e prese di posizione apparse nei vari siti internet sia ufficiali della SSPX che privati. “Sono state formulate alcune osservazioni che saranno tenute presenti nelle ulteriori discussioni tra la Santa Sede e la Fraternità San Pio X”, spiega Padre Lombardi, ma sopratutto aggiunge: “In considerazione delle posizioni prese dagli altri tre vescovi della Fraternità San Pio X, la loro situazione dovrà essere trattata separatamente e singolarmente.” Appunto. Fellay ha dovuto sganciarsi per poter ottenere la comunione con Roma.
Bisognerà comunque vedere come reagisce la “base”, i fedeli che seguono la Fraternità. Le lettere tra il vescovo Fellay e Bernard Tissier de Mallerais, Richard Williamson e Alfonso de Galarreta sono state pubblicate con lo scopo di creare confusione, mentre dal Vaticano si chiede incessantemente di non parlare troppo e prima del tempo dei diversi passaggi della delicata questione. C’è poi chi soffia sul fuoco lasciando intendere che Benedetto XVI voglia riportare la Chiesa al pre- concilio e che il confronto con i lefevriani sia un sintomo di questa volontà. Forse a fine mese di maggio arriverà una dichiarazione ufficiale, anche perché c’è da capire se il Papa sceglierà la forma dell’ Ordinariato o della Prelatura. La prima forma giuridica permette una maggiore autonomia rispetto ai vescovi locali, mentre la seconda prevede che ogni vescovo locale dia il suo assenso alla presenza nella sua diocesi. Oppure si potrebbe trovare una formula canonicamente ibrida come nel caso degli ordinariati per gli ex anglicani.
Certo un rapido sguardo ai testi che appaiono sui siti ufficiali della SSPX non lasciano sperare in un eventuale ritorno indolore. La “retorica tradizionalista” è debordante come, del resto, un certa “retorica progressista”. Alla fine entrambe avviliscono il Vangelo e il magistero, e la Chiesa cattolica.