La porta del Benin a Napoli

Il Consolato, non solo svolgerà compiti amministrativi quali: la realizzazione di visti, legalizzazioni, iscrizioni consolari etc., ma avrà come scopo la promozione sia economica che culturale del Benin. Come afferma lo stesso Console, il suo lavoro si basa su tre obiettivi principali: favorire la pacifica integrazione della popolazione beninese residente in Italia, un popolo lavoratore ed onesto. Secondo consentire l’adeguata conoscenza e consapevolezza delle opportunità offerte dal Benin alla popolazione italiana ed a quella beninese e, ultimo ma sicuramente più importante, poter alleviare i disagi di una popolazione, si fiera, ma lacerata dalla povertà. A tal proposito, e grazie alla collaborazione con associazioni ed imprese, tra cui annoveriamo: “Insieme per l’infanzia” di Bacoli, nella persona della Presidente Maria Lucia Della Ragione e la M.A.X.Oto srl di Napoli, nonché di molti privati benefattori, sono stati realizzate molte opere umanitarie. Le maggiori opere consistono nella costruzione di pozzi per l’acqua potabile; tale fondamentale risorsa,infatti, specialmente nelle zone del Nord del Benin più aride, è relativamente scarsa tanto che spesso si necessita della percorrenza di svariati chilometri per raggiungere il primo corso d’acqua, ovvero più frequentemente, ci si accontenta di bere dalle pozze di acqua sporca in cui si abbeverano gli animali. La costruzione di tali strutture che, grazie ad un sistema idraulico, si spingono talvolta anche a novanta metri di profondità per raggiungere falde acquifere potabili, rappresenta, di sicuro un vantaggio per le popolazioni residenti, in ragione della significativa riduzione delle malattie, soprattutto infantili e dell’apparato gastro-intestinale.
Inoltre rappresentano un incentivo allo sviluppo dell’artigianato e del tessuto sociale e della condizione delle donne, non più costrette ad ore di estenuanti traversate. L’ultimo di tali pozzi, inaugurato lo scorso gennaio, è stato dedicato alla memoria del Sindaco del Comune di Monte di Procida (NA), Giuseppe “Pippo” Coppola, prematuramente scomparso, a sua volta grande benefattore in vita. Mentre la sola “Insieme per l’infanzia ha realizzato già ben quattro pozzi. Altre importanti opere sono state realizzate grazie a Rino Bartolomucci ed alla collaborazione dei frati Francescani dell’Immacolata del convento di S. Filippo Smaldone. Bartolomucci, Presidente della M.A.X.oto azienda leader nella realizzazione di protesi per le persone audiolese, d’accordo con il Consolato, ha donato sedici apparecchiature ad altrettanti bambini sordomuti, corredate di assistenza per le eventuali riparazioni. Altra importante attività è rappresentata dal progetto, realizzato con l’associazione il “Girotondo” presieduta da Luigia Carbone, che promuove la sensibilizzazione e lo scambio culturale, attraverso una collaborazione che consente che bambini beninesi siano ospitati, per soggiorni estivi, presso famiglie italiane. L’attività consolare, tuttavia, non si esaurisce nel mero supporto umanitario, perché altro importante asse programmatico consiste nella creazione di progetti economici e culturali volti alla promozione delle bellezze del Benin ed allo sviluppo delle attività produttive, in modo da favorire ulteriormente l’autodeterminazione e la costruzione di strutture sul territorio.
Seguendo tali indirizzi il Consolato è stato presente alla Borsa Mediterranea del Turismo di Napoli, evento che raccoglie esperti ed operatori del settore di tutte le parti del Mondo, con lo scopo di creare sinergie e di raccogliere idee, al fine della promozione del turismo sociale ed eco-compatibile del Benin e dello sviluppo delle sue attività in questo settore. Molto si cerca di creare per questo paese si fiero, ma purtroppo flagellato dalla povertà, ma non sembra essere mai bastevole; tuttavia grazie ad un impegno di sempre più persone, si potrà cercare di regalare un sorriso ed un futuro ai tanti bambini beninesi.