Wikipedia entra in Vaticano. E parla di Pace
“Certamente, Wikipedia cerca di essere il più possibile neutrale. Non c’è traccia di orientamento politico e religioso, e cerchiamo di fare in modo che non ce ne sia traccia nemmeno nelle voci della nostra enciclopedia. Eppure, c’è un senso di profondamente molto politico in quello che rappresenta Wikipedia oggi. Perché fare sì che tutti abbiano accesso alla conoscenza in maniera gratuita significa fare in modo che tutti possano essere capaci di fare migliori scelte domani. Ed è per questo che il nostro lavoro non è condiviso da tutti i governi del mondo. Per esempio, in Corea del Nord Internet è completamente bandito”. Jimmy Wales parla seduto sui gradini di ingresso della Casina Pio IV, in Vaticano, dove ha sede la Pontificia Accademia delle Scienze. “E’ più casual”, commenta un po’ divertito. Dalla Pontificia Accademia è stato invitato per parlare di “Wikipedia, Free Knolewdge and Democracy”. Di Wikipedia, ormai una sorta di “Bibbia” per gli internauti di tutto il mondo, lui è stato il co-fondatore. Non è cattolico. Ma dopo due giorni a contatto con “le menti” dell’Accademia, dopo aver letto la Pacem in terris, che è il centro di questa diciottesima assemblea plenaria, Wales dice con stupore: “C’è un sacco di roba buona, dalla condivisione della conoscenza con le persone, all’appello agli uomini di buona volontà, alle parole sulla società aperta…” E dire che la Pacem in terris è stata scritta cinquanta anni fa…
Il tema dell’Assemblea Plenaria è “The Global Quest for Traquillitatis ordinis”, “La Ricerca Globale della Tranquillitatis ordinis”. A introdurre e concludere i lavori, Mary Ann Glendon, presidente della Pontificia Accademia delle Scienze e già ambasciatore degli Stati Uniti presso la Santa Sede. Tra i relatori Rocco Buttiglione, già ministro delle Politiche Comunitarie, Janne Haland Matlary, già sottosegretario del ministero degli Esteri della Norvegia, Joseph Stieglitz, premio Nobel per l’Economia, e appunto Jimmy Wales, il fondatore di Wikipedia.
“Wiikipedia – racconta Wales – nasce dall’osservazione di come si sviluppava il movimento dei contenuti free su Internet. Sul web programmi e programmatori si mettono insieme per collaborare, e per questo si riesce ad avere un software di altissima qualità sul web. Volevamo fornire una enciclopedia gratis, e abbiamo notato che Internet era una grande strada per collaborare tra software e creare una piattaforma di utenti. Questa è stata l’idea originale di Wikipedia”.
Wales racconta di essere rimasto sorpreso dall’invito. “Non sono neanche cattolico”, dice. Ma è questa anche una delle caratteristiche della Pontificia Accademia delle Scienze. Nata nel XVII come Accademia dei Lincei, separatasi poi dopo la presa di Roma nella Regia Accademia dei Lincei (italiana) e nell’Accademia dei Nuovi Lincei (vaticana), fu fornita di un nuovo nome e di un nuovo statuto da Pio XI nel 1936. Da allora, forse il solo Albert Einstein tra i grandi intellettuali del tempo non si è fregiato dell’onore di essere parte dell’Accademia. Che conserva tra i suoi archivi anche l’autobiografia di Max Planck. E che una volta l’anno riunisce i suoi accademici – tra i migliori cervelli del mondo – per discutere di un tema specifico.
“Non è la prima volta – ci tiene a sottolineare Marcelo Sànchez Sorondo, Cancelliere dell’Accademia – che parliamo di internet e del suo ruolo nella democrazia”. “Una democrazia che ha bisogno di democrati”, chiosa il cardinal Oscar Rodriguez Maradiaga in uno dei suoi interventi. Tra una sessione e l’altra, Maradiaga mette in ordine le foto – che ha appena ritirato all’Osservatore Romano – riguardanti il viaggio in Messico di Benedetto XVI. “Un viaggio bellissimo”, commenta. Mostra una foto dell’icona di Cristo Re, regalata a Benedetto XVI. “Era il simbolo dei Cristeros, quando in Messico pronunciare ‘Gloria a Cristo Re’ significava essere condannati a morte – dice – e ho preso questa fotografia perché la voglio riprodurre e regalare ai laici impegnati nella nostra Chiesa in Honduras, il cui simbolo è proprio Cristo Re”. Ma come mai il Sudamerica, e il Messico in particolare, hanno vissuto rigurgiti così fortemente anticlericali? “Ci sono governi – afferma Maradiaga – che si sono spacciati per democratici, ma che alla fine rappresentano solo dittature democratiche. Il popolo non li segue, ma loro governano. Per questo affermo che c’è bisogno, sì, di democrazia, ma c’è bisogno di una democrazia con i democrati”.
C’è bisogno anche di perdono, e la Chiesa cattolica ha fatto molto del suo con le Commissioni per la Verità e la Riconciliazione. In Honduras, dopo il colpo di Stato, dopo le nuove elezioni, se ne è aperta una dove ha testimoniato lo stesso cardinal Maradiaga. E di perdono parla anche Benedetto XVI, nel messaggio inviato alla plenaria dell’Accademia. Il Papa parte dalla Pacem in terris, “Pacem in Terris” di Giovanni XXIII una “lettera aperta al mondo” che rappresenta “l’accorato appello di un grande pastore, vicino alla fine della sua vita, affinché la causa della pace e della giustizia fossero vigorosamente promosse a ogni livello della società, sia in ambito nazionale che internazionale”. La Pacem in terris, scrive Benedetto XVI – è un “invito potente” a impegnarsi nello spirito del concilio Vaticano II in un “dialogo creativo tra la Chiesa e il mondo, tra credenti e non credenti, seguito in pieno da Giovanni Paolo II”. Il quale, dopo “gli attacchi terroristici del settembre 2001 fu indotto a “ribadire che senza il perdono la giustizia è all’incirca un’utopia”.
La giustizia, per Wales, fondatore di Wikipedia, passa anche attraverso la conoscenza. Anche se Wikipedia – afferma – “non è nata con l’ide di portare la pace nel mondo. È nata semplicemente dall’idea di fornire una enciclopedia gratis e il più possibile neutrale”. C’è, ovviamente, ancora un problema di scelta delle voci. Come si determinano su Wikipedia il corretto uso dei termini “pro-choice” “pro-life”, diritto all’aborto e antiaborto per descrivere individui o movimenti? L’enciclopedia online ha ricevuto lamentele riguardo un cattivo uso di questi termini, specialmente negli Usa,dove il dibattito è accesissimo E per questo Wikipedia ha aperto una “consultazione online” degli utenti tra il 23 marzo e il 23 aprile. “Non ho potuto leggere la discussione online e la decisione finale. Ma in generale Wikipedia riconosce che alcune parole sono fortemente caricate, e l’obiettivo è trovare un termine singolo, semplice e neutrale”.
Ora, il prossimo obiettivo di Wikipedia è quello di rendere il software il più possibile fruibile e leggero per tutti, perché – spiega Wales – “internet si sta diffondendo anche in Paesi sempre più poveri, e noi vogliamo dare il nostro contributo alla conoscenza andando sempre più vicini a quanti utilizzano internet attraverso i cellulari o con piattaforme sicuramente meno potenti di un computer o di una connessione Adsl”. Ride quando gli si chiede se dopo questi due giorni in Vaticano sta pensando ad un Wiki-Vatican, un glossario di tutti i termini del Vaticano. Ma afferma: “In questi due giorni ho imparato molto. Concetti come sussidiarietà mi erano completamente sconosciuti. E mi sono reso conto che la Chiesa è molto più viva e moderna di quanto venga raccontata. Uno pensa che sia un ambiente chiuso, e invece c’è un gruppo di persone che porta avanti concetti completamente all’avanguardia. Me ne vado con moltissime cose da imparare, e l’idea di leggere altre encicliche dopo la Pacem in Terris”.
Dovrà leggere probabilmente anche San Tommaso, citato tra l’altro nelle note di apertura del programma del convegno. Per celebrare San Tommaso, l’Accademia si è spostata ad Aquino – invitati dal Circolo San Tommaso d’Aquino – la scorsa domenica, dove ha celebrato il segretario della Congregazione per l’Evangelizzazione dei Popoli, il vescovo Hon Tai Fai Savio e dove sono andati sulle tracce dell’Aquinate.
Tommaso, che si era mosso nella prospettiva del rinnovamento intellettuale aperto da Alberto di Colonia, visse in un periodo storico e culturale molto complesso e non privo di inquietudini, che fu caratterizzato dalla figura di Federico II di Svevia, da quella di Luigi IX, ma anche da contrasti culturali e teologici che furono particolarmente avvertiti a Parigi, il più importante centro culturale e teologico dell’Occidente cristiano – come anche il contrasto tra i maestri secolari e gli Ordini mendicanti Alle tematiche della pace, Tommaso d’Aquino ha dedicato diversi passaggi dei suoi testi.
Spiega Sànchez Sorondo: “Organizziamo queste visite in occasione delle nostre sessioni plenarie perché desideriamo celebrare i luoghi dove sono vissute le ‘colonne del Pontificato’ dei tempi moderni. Ai quattro padri della Chiesa Latina, che reggono la Cattedra di Pietro, rappresentati dal San Pietro del Bernini, bisogna aggiungere per l’inizio della modernità San Benedetto, patrono d’Europa, San Francesco e San Tommaso d’Aquino”. Per Sànchez Sorondo “l’Aquinate è riuscito a essere dichiarato dai Pontefici il Doctor Communis della Chiesa universale. L’enciclica Pacem in Terris riprende le quattro virtù principali dell’ordine sociale per la pace: la verità, la libertà, la giustizia e la carità. San Tommaso è il primo teologo a difendere la libertà dell’essere umano da ogni condizionamento, addirittura da quello della ragione illuminista contro gli averroisti, e dice che Dio ha inviato a Mosè agli Israeliti perché questi, assuefatti dalla schiavitù, erano incapaci di libertà. Naturalmente, insieme alla verità a cui San Tommaso dedica una delle sue principali opere, la carità, fondata nella nuova creazione della grazia, è, per l’Angelico, la novità che Cristo ha introdotto nel mondo e la misura, l’essenza e il fine della Chiesa”.