Gli artigiani del Maligno. Sette e santoni alla conquista dell’occidente ateo e di Fede in stato comatoso

Condividi su...

Esce nelle librerie giovedì 13 febbraio 2020 il libro “Gli artigiani del diavolo. Come le sette i santoni manipolano l’Occidente” di Don Aldo Buonaiuto con Giacomo Galeazzi e Prefazione del Segretario di Stato di Sua Santità, Cardinale Pietro Parolin.
“Chi non crede in Dio, finisce per credere a tutto”, aveva profetizzato lo scrittore inglese Gilbert K. Chesterton e a leggere le vicende raccontate al vaticanista Giacomo Galeazzi da Don Aldo Buonaiuto nel libro “Gli artigiani del diavolo. Come le sette e i santoni manipolano l’Occidente” (Rubbettino, 166 pagine) non si può che dare ragione al celebre scrittore inglese.
Tredici milioni di italiani si rivolgono a maghi, cartomanti, guaritori, astrologi, veggenti e santoni. Sono 30 mila gli italiani, secondo i dati Codacons, che ogni giorno chiedono un consulto “occulto”. Un fenomeno trasversale che riguarda tutti i ceti sociali e che si misura nell’aumento dei casi affrontati dal numero verde Antisette (800-228866). In dieci anni sono aumentate del 60% le istanze presentate. Un ginepraio composto da false promesse, abusi sessuali, allontanamenti da famiglie e amici oltreché da un impoverimento economico, che si traduce in un fatturato di 8 miliardi di euro, secondo un rapporto del Codacons sui ciarlatani che promettono cure immaginarie. “Connessioni segrete ricollegano fenomeni di massa: boom del fantasy, falsi culti alternativi, festa di Halloween, oscura galassia esoterica, finti esorcismi, magia, nichilismo- osserva don Buonaiuto -. Un mix di inganni, frodi, mistificazioni”.
La superstizione è lo spazio nel quale gli imbroglioni di ogni genere provano a far soldi approfittando della credulità delle persone. Come nello sconcertante caso portato alla luce in questi giorni dalla polizia di Piacenza, in collaborazione con i colleghi dello Scip-Servizio di cooperazione internazionale di polizia, del Bundeskriminalamt tedesco, della polizia greca e della polizia inglese. Ragazze giovani, anche minorenni, che venivano fatte arrivare dalla Nigeria con la speranza di una vita migliore in Europa, ma che poi finivano sul marciapiede e ammassate in appartamenti lager, ricattate anche con la minaccia di rituali magici sfruttando la loro credulità. Tra storia e credenze popolari, Panorama ha ricostruito il motivo per cui venerdì 17 secondo la tradizione popolare porta male. Si chiama eptacaidecafobia e non è altro che la paura feroce del venerdì 17. Qualcuno si chiude in casa, altri escono con cornetti o zampe di coniglio nascoste in borsa e la certezza che qualcosa di nefasto si stia per abbattere su di lui gli resta appiccicata alla pelle fino all’alba di sabato 18. L’Occidente secolarizzato e ateo si lascia manipolare da santoni, guru e professionisti del marketing del sacro. Una resa incondizionata all’astuzia di chi vende la fede light e il paradiso in terra.
Il libro “Gli artigiani del diavolo. Come le sette i santoni manipolano l’Occidente” poggia sull’esperienza sul campo del sacerdote di ”frontiera” Don Aldo Buonaiuto, antropologo ed esorcista, che segue le orme di Don Oreste Benzi all’interno della Comunità Papa Giovanni XXIII ed è il referente dell’ambito Antisette dell’Associazione. Per Rubbettino ha pubblicato “Donne crocifisse”, con la prefazione di Papa Francesco.
Al suo impegno in prima linea si è affiancato il lavoro di scavo giornalistico di Giacomo Galeazzi, vaticanista e cronista d’inchiesta del quotidiano “La Stampa”, autore per i principali editori italiani di 15 libri tra cui alcuni bestseller come “Wojtyla segreto” e “Vaticano massone”. Per Rubbettino ha pubblicato insieme a Gian Franco Svidercoschi “Chi ha paura di Giovanni Paolo II?”
Attraverso testimonianze e approfondimenti scientifici, sono descritte le numerose porte d’accesso alle sette occulte disseminate nella società attuale. Nel fiorente supermarket globalizzato delle false credenze, Satana riesce a entrare anche da canali apparentemente innocui come le tendenze New Age, i culti “fai da te” e i potenziali adepti contesi in Rete dalle mille sigle delle false credenze religiose. A partire dall’analisi gli autori scandagliano il mercato degli artigiani del diavolo riannodando i fili dei misteriosi rapporti tra occultismo, musica e messaggi veicolati attraverso i mezzi di comunicazione, i film e internet. Connessioni segrete che ricollegano fenomeni di massa, dal caso del fantasy, alla festa di Halloween, all’oscura galassia dell’esoterismo, la magia e il nichilismo.
Il libro conduce un’indagine a tutto tondo sul mondo delle sette, svelandone i meccanismi e ricostruendo il profilo psicologico degli adescati anche attraverso il racconto di tante storie drammaticamente vere. Abusi, decostruzione dell’identità, circonvenzione, violenze anche fisiche e sessuali… famiglie distrutte, giovani che alla ricerca di un’agognata serenità psicologica si sono ritrovati a vivere in un inferno.
“Sono vicende agghiaccianti ed inquietanti – scrive nella prefazione il Cardinale Pietro Parolin – alle quali di primo acchito si stenterebbe a credere (…) gli autori delle trappole psicologiche, sotto svariate apparenze, si propongono quali maestri di salvezza, risolvendosi invece in guide cieche”.

C’è, ad esempio, la storia di Lucrezia, 23 anni, che per trovare conforto a una situazione di disagio familiare si unisce a un gruppo che pratica meditazione indiana diventando, di fatto, schiava della volontà della sua guru che arriverà a farle somministrare psicofarmaci per distruggere gli ultimi baluardi di resistenza e autonomia. Dopo un tentato suicidio, Lucrezia riesce a ritrovare la famiglia ma la sua vita porta le stigmate purulente di questo lungo periodo di buio.
Spesso è una malattia o una questione di salute a portare la vittima tra le braccia del santone di turno. È il caso di Lorenza, 40 anni, che non riesce ad avere un bambino. Grazie alle tecniche di procreazione medicalmente assistita rimane finalmente incinta ma al sesto mese un’ecografia rivela che il bambino è affetto da una grave malformazione. Grazie al consiglio di un’amica arriva da un santone che le vende cinque litri di acqua “benedetta” e le chiede di portarla a casa e berla. Non ci vorrà molto a Lorenza per scoprire di essere stata truffata, ma a quel punto il santone sembra dissolto nel nulla.
Sono tante le tecniche psicologiche di adescamento e fidelizzazione dell’adepto e sono quasi sempre accomunate da quello che il libro definisce “Love bombing”. “ Il malcapitato – scrivono gli autori – viene posto al centro dell’attenzione, lo si abbraccia spesso e tiene per mano, come se avesse incontrato i migliori amici arrivati improvvisamente per risanare i suoi problemi”
Le sette, secondo gli autori, sono strumenti diabolici anche quando non si richiamano esplicitamente a satana: “Non tutte le sette sono sataniche – avvertono – ma tutte sono diaboliche, perché separano l’individuo da sé stesso, dal suo ambiente vitale, dai suoi cari, dalla vita, dal lavoro”.
Eppure, continuano, di sette “si parla poco perché è una categoria minacciosa, per molti aspetti persino più pericolosa delle mafie. Dietro la trappola delle sette ci sono criminali che si beffano dello Stato, guru che si approfittano della solitudine, della debolezza, del bisogno, della sofferenza. E ci sono le vittime, usate e gettate, plagiate. Un mondo invisibile costituito da persone non ascoltate, che si nascondono, che si vergognano, sole e isolate anche dalle istituzioni, derise umiliate. Terreno ideale di caccia per il maligno”.

Separare l’individuo da se stesso
A Torquato Tasso il diavolo appare con “gran fronte” adornata da “gran corna”, una “orrida maestà” dall’”irsuto petto”; per Thomas Mann, invece, è “un uomo piuttosto allampanato, non alto, con un berretto sportivo tirato su un’orecchia”. Belzebu, Asmodeo, Behemoth, Lucifero, Mefistofele, Satana: il principe del male ha molti nomi ed è descritto con fattezze differenti. A metà Ottocento, il poeta francese Charles Baudelaire sosteneva che “la più grande astuzia del diavolo è farci credere che non esiste”. Nel 1953, lo scrittore cattolico Giovanni Papini argomentò che “l’ultima astuzia del diavolo fu quella di spargere la voce della sua morte”. Una convinzione condivisa dal collega agnostico Andre Gide: “Non credo nel diavolo. Ma e proprio quello che il diavolo spera, che non si creda in lui”. Il cardinale Gianfranco Ravasi, biblista e presidente del Pontificio Consiglio per la Cultura, osserva che “la non esistenza di Satana farebbe totalmente ricadere sulla libertà umana la piena, assoluta ed esclusiva responsabilità del male che stria tutta la storia coi suoi fiumi di sangue, di violenza, di immoralità, di perversione”. Spesso si abbina la parola “setta” al satanismo e si pensa sia solo una questione antireligiosa. E invece non tutte le sette sono sataniche, ma tutte sono diaboliche, perché separano l’individuo da se stesso, dal suo ambiente vitale, dai suoi cari, dalla vita, dal lavoro.
Le ricadute sui minori
Molte sette occulte sono improvvisate da giovani che si ritrovano e si uniscono attraverso iniziazioni attinte dal web o, come accaduto per le Bestie di Satana, attraverso riti di affiliazione ispirati da satanisti del passato o ripresi dallo spiritismo. Nell’ultimo anno l’Autorità Garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria ha inviato a varie procure, le numerose segnalazioni arrivate da genitori in fase di separazione che imputano il cattivo agire dei rispettivi coniugi alla loro appartenenza a sette pseudo cristiane. “A suscitare l’attenzione delle autorità inquirenti e giudiziarie sono soprattutto le ricadute sui bambini, fisiche oltreché psichiche”, sottolinea a In Terris il Garante calabrese dell’infanzia e adolescenza, Antonio Marziale, fondatore dell’Osservatorio nazionale sui diritti dei minori. “Nelle denunce si parla anche di strani segni sui loro corpi, così come di coincidenze che, alla fine, non possono più essere lette come tali: stesse date di allontanamento dal tetto coniugale, stesse parole di commiato, stessi atteggiamenti dei bambini nell’allontanare il genitore incolpevole ma bollato come “infedele”, stesse dinamiche generali di comportamento”.
Movimenti esoterici
Le segnalazioni riguardano, oltre alla Calabria, altre tre regioni. Le denunce coincidono per fatti, segnali e tipologia di manipolazione mentale al punto da far ritenere ai magistrati che la separazione dei coniugi sia tra le peculiarità di alcune sette pseudo-cristiane che contano centinaia di adepti e all’interno delle quali sono segnalate le forme frequenti e dolorose di lesione dei diritti dei minori . “E ciò è causa di gravissime forme di devianza”, aggiunge il sociologo Marziale. La strategia è “isolare per controllare senza barriere né filtri critici”, spiega. Tra gli adepti di molti gruppi alternativi si ostenta un disprezzo per la cultura occidentale ripreso dalla polemica del ’68 di stampo marxista-comunista. Movimenti esoterici ispirati a fedi estranee alla tradizione ebraico-cristiana acquistarono la loro visibilità sociale proprio alla fine degli anni Sessanta.
Giacomo Galeazzi

Osservatorio Sette
Al servizio della vera e libera informazione: ovvero ciò che stregoni, santoni, ciarlatani e guru temono di più. Perché quelle che dicono e che fanno dire ai loro seguaci sono soltanto balle.
Alcune persone ci invitano a pensare solo alle sette sataniche, credendo che siano le uniche sette esistenti, oppure solo degli abusi dentro la Chiesa cattolica, lasciando perdere tutte le altre sette vere e proprie. In entrambi i casi, ci dispiace doverlo dire, si tratta di “consigli” caratterizzati da pressappochismo e superficialità.
Nei dati del Ministero degli Interni del 1998 in Italia risultavano esistere “solo” 76 sette, mentre oggi sono almeno 500, con circa 4 milioni di cittadini italiani che ne sono coinvolti direttamente o indirettamente. Ma se contiamo anche coloro che si rivolgono individualmente a guru, guaritori, ecc, si arriva a ben 13 milioni di cittadini.
Il 41% di queste sette sono le cosiddette “psicosette” (che si presentano solitamente come gruppi di studio per la crescita personale, il potenziamento della mente, ecc), il 30% quelle che praticano “culti estremi” (tra cui le sette sataniche, spiritiste, ecc), il 16% sono quelle “magico-esoteriche” ed infine il 13% sono di tipo “pseudoreligioso”.
Il giro d’affari di tutte queste sette ammonterebbe a non meno di 8 miliardi di euro l’anno. Va da sé che tutti i dati che citiamo (numero di sette, di loro adepti, di potenziali interessati e di giro economico) sono da intendersi come “prudenziali”, stimati verso il basso.
Riteniamo che tutte queste considerazioni siano una risposta più che sufficiente a coloro che ci rivolgono quei loro “consigli” o “inviti” che, nel migliore dei casi, sono frutto dell’ingenuità e dei luoghi comuni e, nel peggiore, di un’aperta e grave malafede.

151.11.48.50