Milano e il cardinale Tettamanzi ricordano Paolo VI

A 30 anni dalla morte, la diocesi di Milano ricorda papa Paolo VI. Un ricordo, ha spiegato l’arcivescovo cardinale Dionigi Tettamanzi al Sacro Monte di Varese, che s’intreccia col ”grande orizzonte ecclesiale nel quale si colloca il suo servizio papale: è l’orizzonte del Concilio Vaticano II, che Paolo VI con sapienza umana ed evangelica, e straordinario coraggio, ha concluso e accompagnato nel suo delicato e fecondo cammino applicativo”.
E ancora: ”In questo orizzonte, si situa tra l’altro una rinnovata attenzione alla parola di Dio come anima e forza della vita e della missione della Chiesa nella storia” e ”ne è testimonianza la costituzione dogmatica sulla divina rivelazione, Dei Verbum”.
Riferimenti al magistero di papa Montini anche nell’omelia della messa che ha preceduto la commemorazione. Il tutto, nello scenario del Sacro Monte, santuario varesino dove Montini, allora arcivescovo di Milano, amava salire in preghiera. Ci è andato almeno 13 volte, anche se mai in veste di pontefice.
La parte ufficiale della cerimonia di oggi è stata ricca di dottrina e di citazioni storiche, ma per l’attuale arcivescovo di Milano Montini rappresenta anche altro. ”Miglior ricordo non potrei avere”, ha detto Tettamanzi ai giornalisti, cui ha ricordato di essere stato ordinato sacerdote dal futuro papa, il 28 giugno 1957.
”Poi – ha concluso – mi ricordo cio’ che mi disse un arciprete del Sacro Monte, che aveva trovato l’arcivescovo a pregare in santuario all’ora di chiusura, vestito da semplice prete. Montini, davanti al suo stupore, gli rispose: ‘anche l’arcivescovo ha un cuore e quando e’ gonfio, ha bisogno di andare dalla mamma”’. Domenica 10 agosto Paolo VI sarà ricordato al Sacro Monte dal cardinale Re, prefetto della congregazione dei vescovi.