Le Acli formato famiglia

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Il Consiglio nazionale delle Acli ha convocato il 24° Congresso nazionale delle Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, che si svolgerà a Roma dal 3 al 6 maggio. ‘Rigenerare comunità per ricostruire il Paese’ è il titolo scelto per il Congresso dalle Acli, ‘artefici di democrazia partecipativa e buona economia’. Il presidente nazionale, Andrea Olivero, ha spiegato il significato del titolo: “La crisi che l’Italia sta vivendo non è soltanto politica o economica. È in crisi innanzitutto il significato del nostro stare insieme. Per questo, ‘rigenerare le comunità’ è il presupposto di qualsiasi cambiamento successivo. Un’organizzazione come la nostra, profondamente radicata nel territorio, con molteplici spazi di condivisione e di incontro con le persone, è chiamata a svolgere in questi luoghi un compito difficile ma assolutamente fondamentale: non solo gestire attività o servizi, ma offrire senso, interpretazioni della realtà, ragioni di convivenza, prospettive di futuro. ‘Ricostruire il Paese’ è un compito senz’altro ambizioso, ma è anche una responsabilità cui nessun cittadino o soggetto sociale può sottrarsi”. All’interno di questo percorso il punto centrale è rappresentato dalla famiglia, che è un soggetto sociale trasversale su cui misurare/tarare e in relazione a cui leggere le priorità associative.

La famiglia impatta molte aree della vita umana poiché attraversa tutti i settori del vivere quotidiano: il lavoro, la salute fisica e mentale, l’educazione, il welfare, il fisco, l’ambiente. Non solo, la famiglia, rappresenta anche un soggetto composito entro cui gli altri soggetti sociali sono inseriti: giovani, donne, immigrati. Inoltre, è la prima cellula della società; rappresentando una trama relazionale di costruzione di legami vitali, può, in effetti, essere definita come un laboratorio quotidiano per la ricerca e il conseguimento del bene comune.

Ecco perché essa rappresenta il primo corpo intermedio sociale: è dalla famiglia che la comunità può attingere quello stile di accoglienza e di ascolto, di prossimità e di solidarietà che la contraddistinguono. Ne consegue che il benessere della famiglia e dei soggetti che la compongono, è direttamente proporzionale a quello della società in cui vive. Ciò è ricordato anche nel Compendio della Dottrina Sociale della Chiesa, dove si recita che: ‘senza famiglie forti nella comunione e instancabili nell’impegno, i popoli si indeboliscono […] In essa si fa l’apprendistato delle responsabilità sociali e della Solidarietà’. La priorità delle Acli nei confronti della famiglia emersa durante il XXIII Congresso, si sviluppa all’interno di un contesto in chiaro-scuro: da una parte, la profonda e molteplice crisi che l’Associazione ha intercettato ben prima che la famiglia si trovasse sotto i riflettori dei mass media in maniera così dirompente; dall’altra parte, il diffondersi di un’incipiente riflessione culturale sul tema della famiglia.

Il rinnovato impegno per e con la famiglia, ribadito in occasione della Conferenza nazionale e programmatica di Milano (2010), è frutto di una strategia complessiva delle Acli, che, pur nella sua specificità di associazione di promozione sociale, tentano, secondo un circolo virtuoso, di connettere il fare, i Punto Acli Famiglia, con il pensiero culturale e politico. Quindi le Acli promuovono una politica di sistema a favore della famiglia, sostenendo un approccio multidimensionale, volto a mettere al centro di tutte le politiche la famiglia come soggetto sociale.

Si tratta, cioè, di sviluppare, in chiave sussidiaria e promozionale, mai assistenziale, interventi ad ampio raggio capaci di rispondere ai bisogni delle famiglie con politiche integrate e mirate che ruotino attorno a quattro pilastri principali: la soggettività, la cittadinanza, il protagonismo della famiglia e il family mainstreaming (criterio di valutazione dell’efficienza ed efficacia delle scelte politiche e delle misure attuate in base al grado di centralità che, di volta in volta, viene riservato alla famiglia). L’importanza strategica del fare rete, interna ed esterna, è quindi il filo rosso che sta accompagnando l’impegno delle Acli, nella convinzione che la rete non è una semplice sommatoria di soggetti, ma un corpo diverso e a sé stante, capace di sviluppare risposte originali a bisogni inediti, creando, appunto, innovazione.

Infatti, nei prossimi anni, sono previsti importanti appuntamenti nazionali e mondiali che intendono mettere al centro la famiglia: dall’Incontro mondiale delle famiglie (Milano 2012) che metterà a tema la famiglia in connessione con il lavoro e la festa; alla Settimana Sociale dei Cattolici (2013) che affronterà il tema della famiglia rispetto ad alcune importanti questioni come l’educazione, il calo demografico, il fisco e, ancora una volta, il lavoro; al ventesimo anniversario dell’anno della famiglia che l’Onu festeggerà nel 2014. Le Acli, in virtù della loro costante elaborazione culturale e politica e forti dell’esperienza delle opere messe in campo, possono essere attivamente parte di questo dibattito.

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