A Milano la vigilia di Pasqua con i clochard
Torna anche quest’anno la festa di Pasqua per i senzatetto della Stazione Centrale di Milano. A organizzare quello che è ormai diventato un appuntamento tradizionale sono i City Angels. La festa prevede una cerimonia multireligiosa, per rispettare le varie fedi dei clochard milanesi. L’evento che vuole essere al tempo stesso religioso e di solidarietà è in programma nel pomeriggio di sabato 7 aprile in piazza Quattro Novembre, a fianco della Stazione Centrale, di fronte all’hotel Gallia. Si inizia alle ore 14,30 con la preghiera multireligiosa, in cui autorevoli esponenti di varie fedi pregheranno insieme, tenendosi per mano in mezzo a una folla di clochard che faranno lo stesso, a cui prendono parte: mons. Franco Buzzi, Prefetto della Biblioteca Ambrosiana; l’Imam sunnita Mohsen Mouelhi; Dvora Ancona, esponente della comunità ebraica di Milano; il vescovo ortodosso-caldeo Adeodato Mancini; il pastore evangelico-protestante Roselen Boerner Faccio.
Mario Furlan, fondatore dei City Angels rivolgendosi ai milanesi li ha invitati “a partecipare a questo momento di solidarietà e di spiritualità. E a portare con sé un uovo o una colomba, da donare a un senzatetto. Sarà un modo per vivere appieno lo spirito della Pasqua”. La storia dell’Associazione comincia nel 1994, quando Mario Furlan la fonda nella zona più problematica di Milano: la Stazione Centrale, con lo scopo di assistere gli emarginati e tutelare i cittadini vittime della delinquenza. Dopo la diffidenza iniziale, e a volte l’aperta ostilità, da parte delle autorità civili arriva il riconoscimento, l’iscrizione all’albo delle Onlus e, nel 1999, la massima onorificenza milanese: l’Ambrogino d’Oro, che viene attribuito all’Associazione per la seconda volta nel 2008.
Al presidente abbiamo chiesto allora di raccontarci la storia della nascita dell’associazione: “L’idea di fondare a Milano l’associazione dei ‘City Angels’ (ora siamo in tutto il territorio nazionale, e nel 2011 abbiamo aperto la prima sede all’estero: a Tuzla, in Bosnia-Erzegovina) è nata 18 anni fa, perché volevo dare vita ad una associazione nuova di ‘angeli della città’, che sono volontari di strada di emergenza, che vanno sulla strada, ben riconoscibili, per aiutare chi ha bisogno: cittadini in difficoltà, anziani, ragazze che chiedono di essere accompagnate alla sera perché temono di andare a casa da sole, intervenire in caso di reato, assistere i senzatetto… Insomma, come ci ha chiamato il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, noi pensiamo di essere ‘il meglio dell’Italia’, nel senso di persone consapevoli e di cittadini esemplari che aiutano chi ha bisogno”.
Intanto a Roma la Comunità di Sant’Egidio ha ricordato Shabbaz Bhatti, Ministro delle minoranze in Pakistan, assassinato poco più di un anno fa a Islamabad, e i testimoni della fede, uccisi per aver dato testimonianza di Cristo, in una celebrazione nella chiesa di San Paolo fuori le Mura, presieduta dal card. João Braz de Aviz, prefetto della Congregazione per gli Istituti di Vita Consacrata e le Società di Vita Apostolica: “proprio a partire dalla testimonianza resa da tanti religiosi e religiose, laici e pastori, figli della Chiesa cattolica, e pure ortodossi, evangelici, anglicani, anche noi vogliamo misurarci con il loro coraggio e la loro fede… La loro morte, rivela la debolezza dell’avversario: sono stati uccisi, perché non gli appartenevano.
I loro gesti, la loro preghiera, il loro amore vengono da un’altra fedeltà: essi hanno accolto le parole del Cristo e vi hanno creduto. Sono stati spesso agnelli in mezzo ai lupi. Hanno conservato l’ingenuità e la mitezza dei poveri in spirito. Sono stati tenaci pacificatori e operatori di misericordia. Hanno portato il nome del Signore Gesù, li dove non era conosciuto. Hanno avuto fame e sete della giustizia. Sono stati afflitti e hanno partecipato dell’afflizione altrui. In loro c’è un riflesso stesso del volto di Gesù. E per questo hanno irritato gli iniqui e gli empi… Questo nostro tempo è assetato di speranza: rendiamo grazie al Signore, per chi l’ha offerta a prezzo della vita e ci comunica oggi la sua fede e il suo coraggio, contagioso nell’amore. Guidati dal loro esempio sfidiamo il male, per vivificare il mondo con la potenza del bene. Amen”.